Quirico Sanna, ex assessore agli Enti locali nella giunta Solinas, ha espresso pubblicamente la sua delusione per la situazione del Partito Sardo d’Azione (PSd'Az), un partito che, per lui, ha perso la propria identità e i valori storici. In un post su Facebook, Sanna riflette sullo stato attuale del movimento, ponendo l’accento sulle recenti migrazioni politiche di esponenti come Gianni Chessa, Piero Maieli e Stefano Marras. Le sue parole lasciano trapelare una profonda amarezza per quello che considera il declino di un partito che fu glorioso.
Sanna non si limita a criticare i singoli, ma osserva come le circostanze abbiano portato a un cambiamento nel modo di fare politica.
"Non sono le idee che cambiano, ma le circostanze", dice, suggerendo che le dinamiche politiche spesso non rispettano i valori fondamentali. La sua principale accusa è rivolta al deterioramento delle relazioni umane all'interno del partito, dove il rispetto è venuto meno e la marginalizzazione è diventata uno strumento di potere.
Una delle frasi più significative del suo post riguarda i "moralisti di oggi", coloro che ora condannano i metodi che essi stessi utilizzavano in passato. Per Sanna, la mancanza di rispetto tra i membri del partito ha portato a una degenerazione irreparabile delle dinamiche interne. "I problemi politici si risolvono, quelli derivanti dalla mancanza di rispetto no", afferma, tracciando un quadro desolante dello stato attuale del PSd'Az.
Nonostante tutto, Sanna non dimentica che la storia politica è fatta di cicli, e che il mondo è piccolo: "La gente a volte si scontra e a volte si rincontra". Ma senza rispetto, suggerisce, il PSd'Az non potrà mai tornare a essere il movimento che un tempo rappresentava i valori di libertà e indipendenza per la Sardegna.
Questo intervento di Sanna segna un ulteriore colpo per il partito, già attraversato da crisi e divisioni interne.
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