Il caos regna sovrano nella gestione amministrativa di Alghero, e Fratelli d'Italia non esita a puntare il dito contro l'assessore Daga. Alessandro Cocco, capogruppo di FdI ad Alghero, non le manda certo a dire. "Arriva tempestiva ma inutile la risposta che l'assessore Daga prova a dare," esordisce Cocco, con quel tono che non lascia spazio a interpretazioni. La critica è serrata, e non è solo rivolta alle scelte, ma al modo stesso in cui l’assessore ha cercato di difenderle.
Che il sindaco e la giunta abbiano deciso di lasciare solo Daga a giustificare le proprie azioni è già di per sé un segnale. "Questo costringe l'assessore/segretario a scriversi da solo la difesa d'ufficio," nota Cocco con un pizzico di ironia, come a sottolineare la solitudine politica in cui Daga si trova. Ma è una difesa che Cocco definisce "vuota," priva di sostanza, soprattutto quando si tratta di trasparenza e organizzazione, due temi che, secondo FdI, stanno diventando sempre più preoccupanti.
Nel tentativo di spiegare le sue scelte, l'assessore avrebbe, secondo Cocco, offeso l'intelligenza degli algheresi, eludendo le questioni fondamentali. Non si tratta, come Daga vorrebbe far credere, di uno scorrimento di graduatoria, ma di una decisione ben più discutibile: rinunciare alla selezione tramite concorso, strumento che garantirebbe quella trasparenza tanto declamata, e ridurre a un solo contratto a tempo indeterminato i posti previsti. E tutto questo, mentre Daga si riempie la bocca con parole come serietà ed efficienza.
Cocco non manca di ricordare come cinque anni fa la sinistra lasciò il comune in condizioni disperate: "un organico ridotto all'osso, due soli dirigenti e nessun segretario comunale." La situazione, per il capogruppo di FdI, è oggi ben diversa grazie alla gestione del centrodestra. E su questo punto, lancia una frecciata a Daga, insinuando che anche i centristi dovrebbero riconoscere il miglioramento.
Ma il vero colpo lo assesta sulla questione della rotazione dirigenziale. Qui, Daga avrebbe liquidato con superficialità le prescrizioni dell’ANAC e le norme sulla trasparenza e anticorruzione, una leggerezza che Cocco definisce "a dir poco allarmante." E chiude con un monito che ha il sapore di un avvertimento: "Da parte mia e di Fratelli d'Italia nessuna ossessione, solo l'evidente caos che Daga sta portando nell'amministrazione."
Cocco esorta la maggioranza a scaricare Daga, prima che il suo operato crei ulteriori danni. Un'opposizione seria, sostiene, ha il dovere di censurare chi sbaglia, e fino ad ora, Daga ha offerto motivi sufficienti per giustificare questa preoccupazione. Resta da vedere se la maggioranza prenderà sul serio l'avvertimento o deciderà di difendere il proprio assessore fino all'ultimo.
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