L’aria è densa di aspettative e tensioni a Alghero, dove la politica si intreccia con le speranze e ambizioni dei partiti. Raimondo Cacciotto, il sindaco appena eletto, si trova a dover mediare tra le richieste, spesso esigenti, dei vari attori politici. In un contesto così complesso, l’equilibrio è una danza delicata che rischia di spezzarsi a ogni passo.
Il recente comunicato ufficiale ha convocato il primo consiglio comunale per il 6 luglio alle ore 10:30, presso il Teatro Civico di Alghero??. Sarà un momento cruciale in cui non solo verranno convalidati gli eletti, ma si definiranno anche le deleghe assessoriali e la composizione delle commissioni consiliari. È il giorno in cui le promesse elettorali devono trovare riscontro nella realtà.
Il Partito Democratico e Riformiamo Alghero, i principali azionisti della coalizione di maggioranza, stanno spingendo per ottenere due assessorati e una nomina di peso. Il Partito Democratico sembra aver trovato un accordo interno con Enrico Daga destinato al Bilancio, mentre il secondo nome potrebbe essere quello di Gabriella Esposito. Se Esposito dovesse rifiutare, si potrebbe attingere all'esterno, dimostrando una certa flessibilità ma anche una possibile fragilità nelle file interne.
Riformiamo Alghero appare più compatto. La nomina assessoriale dovrebbe riguardare Maria Grazia Salaris, con Francesco Marinaro o Alberto Zanetti come altri possibili candidati. Tuttavia, nelle ultime ore è emersa la figura di Alessandro Loi, che punta all'Assessorato al Verde e Decoro Urbano. Una mossa che ha già scatenato reazioni, sottolineando quanto gli equilibri siano precari e facilmente perturbabili.
All'interno del Partito Democratico si gioca un’altra partita delicata: la nomina del Presidente del Consiglio Comunale. Gabriella Esposito è uno dei nomi in lizza, ma Mimmo Pirisi, consigliere di lungo corso, sembra avere il sostegno dello zoccolo duro del partito. Pirisi, con tre legislature alle spalle, ha mantenuto il partito visibile e rispettato anche nei momenti più difficili. La sua candidatura rappresenta la continuità e il riconoscimento di un impegno costante. La partita si gioca su uno schema 2 + 1 che dovrebbe garantire rappresentatività e stabilità, ma le negoziazioni sono tutt’altro che concluse.
Orizzonte Comune e Città Viva, che hanno manifestato la loro insoddisfazione per essere stati esclusi dalle decisioni, potrebbero ottenere incarichi di rilievo come il Parco Regionale di Porto Conte. Il Movimento Cinque Stelle, invece, punta alla Presidenza della Fondazione Meta con Graziano Porcu, aprendo la strada all'ingresso di Giusy Picone in consiglio comunale.
Anche Alleanza Verdi Sinistra e Futuro Comune dovrebbero ottenere almeno un assessorato ciascuno. Ornella Piras è il nome quasi certo per Alleanza Verdi Sinistra, mentre per Futuro Comune i nomi sono ancora oggetto di discussione.
Conclusa la partita delle nomine assessoriali, si aprirà quella delle commissioni consiliari, essenziali per il funzionamento dell’amministrazione comunale. È noto che tutte le proposte di norme devono passare e essere votate in commissione, rendendo questo strumento fondamentale nella gestione della cosa pubblica.
Cacciotto ha uno schema ben delineato, ma la sua attuazione richiede tatto e diplomazia. La rappresentatività dei partiti di maggioranza sarà garantita, ma emergono resistenze interne legate alla migrazione da consigliere ad assessore. Infatti, un assessore può essere rimosso dal sindaco, mentre un consigliere è inamovibile, rendendo questa scelta una trappola per alcuni. Alghero guarda al futuro con una nuova amministrazione che promette cambiamenti, ma che deve fare i conti con le pressioni interne e le aspettative dei cittadini. Raimondo Cacciotto, con il suo schema e la sua visione, dovrà navigare attraverso un mare di complessità politiche per garantire una governance stabile e rappresentativa. La strada è tracciata, ma ogni passo deve essere ponderato con saggezza e determinazione.