Ad Alghero, il clima post-elettorale si sta rivelando meno frenetico di quanto ci si potesse aspettare. Mentre altrove si presentano giunte e progetti con rapidità, qui tutto sembra procedere con la proverbiale calma sarda. Tuttavia, la composizione della nuova Giunta è un tema caldo che non può essere rimandato troppo a lungo.
La recente vittoria di Raimondo Cacciotto, che ha ottenuto 12.373 voti pari al 55% delle preferenze, ha stabilito una nuova leadership, ma ora il vero gioco politico riguarda la distribuzione degli assessorati. Sebbene i nomi dei possibili assessori siano ormai noti, legati ai partiti di riferimento, la grande incognita è come verranno ripartiti i ruoli chiave all’interno della nuova amministrazione.
Le speculazioni abbondano, ma nulla è ancora ufficiale. Il sindaco Cacciotto, con la sua solita riservatezza, ha indicato il periodo dal 2 al 5 luglio come la finestra temporale in cui si dovrebbero chiudere le trattative e formalizzare le nomine. Questo significa che nei prossimi giorni si giocheranno le partite decisive per la distribuzione degli incarichi.
La situazione è complicata dai diversi equilibri di forza all’interno della coalizione di maggioranza. Il Partito Democratico e Riformiamo Alghero, entrambi con quattro consiglieri, sono i principali contendenti per i posti di rilievo. Segue Futuro Comune e Alleanza Verdi Sinistra con due consiglieri ciascuno, e poi i partiti minori come Movimento 5 Stelle, Orizzonte Comune e Città Viva con un solo consigliere.
Uno dei possibili scenari vede il Partito Democratico ottenere due assessorati, una partecipata e la presidenza del Consiglio, mentre Riformiamo Alghero potrebbe ricevere due assessorati, una partecipata di peso e la carica di Vice Sindaco. Questo lascerebbe un assessorato ciascuno per il M5S, Alleanza Verdi Sinistra e Orizzonte Comune. Tuttavia, questo schema comporterebbe il rischio di scontentare Futuro Comune, che esprime il Sindaco, e Città Viva, che rischierebbe di rimanere a mani vuote.
Un'altra configurazione prevede due assessorati e un incarico di peso per i due maggiori partiti, con Orizzonte Comune, Alleanza Verdi Sinistra e M5S che si aggiudicherebbero un assessorato ciascuno.
In questo caso, Futuro Comune e Città Viva dovrebbero accontentarsi di partecipate di primo livello, una soluzione che potrebbe causare tensioni politiche.
In ogni caso, la questione delle quote rosa sarà fondamentale nella formazione della Giunta. È previsto che almeno tre donne debbano far parte dell’esecutivo, con nomi come Gabriella Esposito, Ornella Piras, Eliana Montesu e Anna Arcasedda che circolano insistentemente.
Il sindaco Cacciotto, per ora, sembra gestire la situazione con calma, ma è chiaro che le trattative, quando entreranno nel vivo, potrebbero lasciare molti insoddisfatti. La politica è fatta anche di compromessi e, in questo caso, la capacità di voto in aula sarà determinante per stabilire chi detiene realmente il potere. Le trattative potrebbero essere lunghe e complesse, ma alla fine, ciò che conta è che ogni partito possa sentirsi rappresentato con dignità e in modo equo all’interno della nuova Giunta.