Un inciampo politico da non sottovalutare: La polemica ad Alghero tra Gioventù Nazionale e Orizzonte Comune

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  Un recente botta e risposta ha infiammato la scena politica algherese, i giovani di Fratelli d'Italia (FdI) hanno scatenato una polemica definendo la coalizione di centrosinistra come un "campo profughi". Un’espressione che, per quanto i protagonisti abbiano prontamente rettificato, ha sollevato un'ondata di critiche da parte di Orizzonte Comune-Podemos. La replica di Orizzonte Comune-Podemos non si è fatta attendere, sottolineando quanto tale definizione sia non solo inappropriata, ma anche offensiva in una città come Alghero, storicamente legata alla memoria dei profughi istriani e polesani. La loro dichiarazione è stata chiara e incisiva: “Definire la coalizione avversaria un 'campo profughi', anziché un campo largo, non è secondo noi un segno di concetto politico serio, di eleganza, di lungimiranza e di rispetto. Il farlo nella città di Alghero, che è rappresentata da una borgata storica come Fertilia fondata da profughi istriani e polesani, denota una ignoranza culturale radicata e profonda. Ci auguriamo sia stato un banale inciampo, una svista, una disattenzione che, siamo certi, verrà prontamente rettificata, anche perché, se non sbagliamo, è proprio da quella parte politica che ogni anno viene tristemente ricordata la triste esperienza dei profughi giuliani.” 

  La risposta dei giovani di Gioventù Nazionale – Circolo di Alghero ha cercato di minimizzare l'accaduto, sottolineando che non vi era alcun intento denigratorio verso i profughi, ma semplicemente un'erronea espressione per descrivere la varietà di provenienze politiche della coalizione di centrosinistra. "Fa quantomeno sorridere che –non potendo contestare nel merito il fatto che il centrosinistra non abbia formulato mezza proposta a sostegno dei giovani– Orizzonte Comune si prodighi a spostare l’attenzione su una espressione, da loro volutamente travisata, presente nel nostro comunicato e, proprio al fine di errate interpretazioni, se non vere e proprie mistificazioni, da noi già rettificata prima del loro intervento."

  Nonostante questa precisazione, le parole scelte dai giovani di FdI restano pesanti, a tal proposito Mauro Manca, uno dei fondatori dell'eco museo EGEA dedicato ai profughi, ha espresso la sua indignazione: "Certamente una frase di questo tipo non può che essere accolta come un gravissimo errore da chiunque l'abbia pronunciata perché i campi profughi sono luoghi di sofferenza e poco hanno a che fare con la politica. Mi auguro che chi ha pronunciato questa frase sappia rettificare e se del caso chiedere scusa perché è un errore gravissimo che ritengo non si possa commettere quando ci si candida ad amministrare il bene comune." 

  In questo contesto, appare evidente l'importanza di un linguaggio politico che sia rispettoso e consapevole della storia locale, specialmente in una città come Alghero, profondamente legata alla memoria dei profughi giuliani. Seppure i giovani possano commettere errori e abbiano dimostrato disponibilità a correggersi, resta il fatto che la superficialità e l'ignoranza dimostrate in questa occasione sono sintomatiche di un problema più ampio: la necessità di una maggiore educazione civica e storica per evitare di ferire inutilmente la sensibilità di comunità già provate e non alimentare un dibattito politico già aspro di suo. Ai giovani diamo il tempo di migliorare, ai più grandi un po' come succede nei processi educativi, un po' di saggezza distensiva.