“Riapriamo l’Anfiteatro Romano. Lo restituiremo
alla fruizione di cittadini e turisti per farlo rivivere anche attraverso gli
spettacoli” ha detto la candidata sindaco del centrodestra, Alessandra Zedda,
durante la conferenza stampa che si è svolta in via Sant’Ignazio.
Alessandra Zedda ha fatto il punto della situazione sull’Anfiteatro Romano di
Cagliari con l’ex assessore all’Urbanistica del Comune di Cagliari, Gianni
Campus, e con Rossella Atzori, storica dell’arte.
Le responsabilità di Massimo Zedda. “Lo diciamo apertamente: Massimo
Zedda ha chiuso l’Anfiteatro, lasciando al degrado e all’incuria uno dei pezzi
più significativi della nostra storia, e si è poi nascosto dietro l’alibi di una
riqualificazione mai completata in otto anni di governo comunale. Oggi scarica
le responsabilità e le colpe di questo disastro su altre gestioni amministrative”
ha dichiarato Alessandra Zedda.
Da dove si riparte. Il cantiere di restauro si è chiuso dopo la pandemia. Si
riparte adesso dal progetto preliminare di riqualificazione, approvato dalla
precedente amministrazione, con l’avallo della Soprintendenza. È
necessario accelerare l’affidamento per la progettazione esecutiva. Le risorse
messe in campo sono pari a tre milioni di euro destinati, tra le altre cose, alla
messa in sicurezza del sito e alla razionalizzazione degli accessi (con due nuovi
ingressi, uno dall’Orto Botanico e l’altro dalla facoltà di Giurisprudenza), con
particolare attenzione all’abbattimento delle barriere architettoniche per
consentire l’ingresso ai disabili.
Quale destinazione d’uso. Riaprirà per visite culturali, già attive ma poco
promosse, ed eventi. “L’Anfiteatro per Cagliari ha rappresentato una delle
vetrine artistiche più importanti.
Qui iniziavano le notti estive, il richiamo del
grande pubblico, la grande musica dal vivo, un indotto che oggi in città è stato
spento e che noi vogliamo riaccendere” ha ribadito Alessandra Zedda. La nuova
platea seguirà il profilo della parte mancante dell’anfiteatro e ne restituirà la
suggestione visiva. Tra gli interventi previsti, la riqualificazione del centro
servizi e l’apertura del giardino “romano”, che collegherà l’Orto Botanico
all’Anfiteatro.
La candidata sindaco, Alessandra Zedda, ha sottolineato la necessità di
dialogare costantemente con Ministero e Soprintendenza per velocizzare un
iter bloccato da troppo tempo e ha annunciato, nelle more della riapertura, un
servizio di guardiania per la tutela del monumento altrimenti alla mercé di
episodi di inciviltà.
Campus e Atzori, come fare per l’Anfiteatro. Sull’iter da seguire, l’ex
assessore Campus ha dichiarato che “è necessaria una conferenza continua di
tutti i sindaci della Città Metropolitana perché non è pensabile che non ci sia
una consapevolezza complessiva sul tema, anche in considerazione dei 500.000
potenziali fruitori del sito. Non esiste poi che le istituzioni siano in conflitto tra
di loro, è necessario trovare dei capisaldi, in questo caso amministrativi, per
lavorare efficacemente”.
Sull’intervento Campus ha detto che “le nuove
tecniche ci sono di supporto. Noi dobbiamo fare un rilievo tridimensionale di
tutto, cioè dobbiamo fare l’Anfiteatro virtuale e quindi essere nella condizione
di avere chiaro ogni dettaglio, cosa che oggi si può fare tranquillamente. Questo
ci consentirà di avere davanti agli occhi un modello che può essere utilizzato in
ogni circostanza per attivare un dialogo costante sul tema”.
Secondo la storica dell’arte Rossella Atzori “dobbiamo pensare in prima
battuta alla salvaguardia del bene, ci deve essere un dialogo serrato e
costruttivo con la Soprintendenza, magari mettendo in gioco interventi non
invasivi, come quelli previsti nel vecchio progetto del 1982. Le risorse ci sono,
la volontà di spesa c’è, non mancherà anche una squadra qualificata in grado di
poter spendere al meglio e accelerare la tempistica”