"Ora che PD e 5S sono al Governo della Sardegna tutto è più giustificabile e persino l'indignazione sulla legge poltronificio non è più un problema", dichiara Michele Pais, ex Presidente del Consiglio Regionale e coordinatore della Lega nell'isola.
Pais non risparmia critiche al nuovo governo regionale: "Nella passata legislatura, quando abbiamo approvato la legge sugli staff, quella che PD e 5S con indignazione e rabbia chiamavano legge poltronificio, uno schiaffo ai poveri sardi - prosegue Pais - l'abbiamo fatto in buona fede e pensando che poteva essere un procedimento utile a rafforzare l'azione politica di chiunque si sarebbe trovato alla guida della Regione".
Pais, con tono provocatorio, lancia una sfida aperta alla Presidente della Regione, Alessandra Todde: "Non la pensavano così PD e 5S, una posizione di tutto rispetto, ma oggi devono dimostrare di essere coerenti e la Presidente Todde deve annullare la legge poltronificio".
E rincara la dose, mettendo in guardia contro tentativi di mistificazione: "La Todde non provi a confondere le idee ai sardi riducendo eventualmente il numero dei nominati per sembrare diversa da chi l'ha preceduta - l'affondo finale di Pais - delle due l'una: la legge approvata dal centrodestra è giusta oppure si torni al passato con la cancellazione della cosiddetta legge poltronificio."
Questo affondo di Pais mette in luce l'ipocrisia percepita e l'incoerenza che spesso caratterizza il panorama politico. Da una parte, la Lega difende le sue scelte passate, sottolineando la presunta buona fede e l'intento di rafforzare l'azione politica. Dall'altra, sfida apertamente la nuova amministrazione a dimostrare la stessa integrità che ha tanto proclamato.
In un contesto politico sempre più caratterizzato da attacchi personali e giochi di potere, l'invito di Pais alla coerenza suona quasi come un monito. La politica sarda sembra avvitarsi su se stessa, incapace di staccarsi dalle vecchie abitudini e di affrontare i problemi con un reale spirito di cambiamento.
Sarà interessante vedere come risponderà la Presidente Todde a queste provocazioni e se saprà dimostrare la coerenza tanto richiesta, o se cadrà nella trappola di una politica fatta di compromessi e di mezze verità. Per i sardi, l'importante è che la politica lavori per il bene comune, al di là delle battaglie di potere e delle accuse reciproche.
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