La sanità malata tiene banco in consiglio regionale

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  "Tra tutti, il problema più sentito è quello della sanità: lo dicevo cinque anni fa e lo dico oggi, è meglio il commissariamento rispetto alla sanità che abbiamo in Sardegna." Così Valter Piscedda, consigliere riconfermato del Pd, ricorda lo stato di sofferenza in cui versa il servizio sanitario pubblico nell'Isola. Le sue parole risuonano nell'aula del Consiglio regionale, dove prosegue il dibattito sulle dichiarazioni programmatiche della presidente Alessandra Todde. Piscedda non risparmia critiche, rivolgendosi ai colleghi della vecchia maggioranza: "Non è mio intento farvi presente quanto siete responsabili della situazione che dobbiamo affrontare." 

  Tuttavia, rilancia l'avvertimento del Mef sui conti e i bilanci delle Asl, con il serio rischio di un commissariamento della sanità sarda se la regione non metterà in campo interventi risolutivi. Il tema è caldo e viene ripreso dalla neo presidente della commissione competente, Carla Fundoni: "Nei dieci assi programmatici illustrati dalla presidente, la sfida è partita proprio dalla sanità. Abbiamo il dovere di lottare perché resti pubblica e perché tutti i sardi si possano curare." 

  Sanità a parte, l'opposizione guarda alla Sardegna dei prossimi cinque anni e annuncia come intende muoversi in aula. "Saremo propositivi e collaborativi, ma senza fare sconti," chiarisce Alberto Urpi di Sardegna al Centro 20Venti, evidenziando che "questa è una legislatura che sarà segnata da grandi trasformazioni e opportunità, ma può essere anche ricordata come il quinquennio delle mancate occasioni. Un quinquennio in cui si affronteranno i temi legati al Pnrr, alla sanità territoriale, all'energia e all'autonomia energetica per la Sardegna: sarà un quinquennio di sfida." Assicura il suo contributo l'ex vice presidente e assessore del Bilancio della Giunta Solinas, Giuseppe Fasolino, esponente dei Riformatori: "Presidente voli alto e faccia volare alto la sua Giunta sui temi fondamentali per la Sardegna. Noi ci saremo e saremo una minoranza pronta a dare il suo contributo." 

  Clima collaborativo anche dal consigliere ex sardista, ora nel gruppo Misto, ed ex assessore del Turismo, Gianni Chessa: "Non mi sento all'opposizione," dice, "ma un consigliere regionale eletto che può dare un contributo." Chessa invita la maggioranza ad essere "accorta" nel parlare di "disastri" ereditati dalla passata amministrazione: "ha governato con due anni in meno di tempo a disposizione per effetto della pandemia mondiale." Alla ripresa pomeridiana dei lavori sono previsti gli interventi degli ultimi capigruppo, prima della replica finale della governatrice Todde.