Nel 2019 la copatza fu a centrodestra

Alghero: Marinaro cede il passo a Cacciotto - Patto siglato, la copatza di centrosinistra è ufficialmente servita

Corsi e ricorsi storici

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  A Villa Mosca si è svolta una conferenza stampa per siglare un patto di alleanza politica per le prossime elezioni amministrative algheresi. Protagonisti Raimondo Cacciotto, candidato a sindaco per il centro-sinistra, con al fianco Francesco Marinaro del polo centrista. Non chiamatela conferenza stampa ma l'inizio vero e proprio della campagna elettorale del centrosinistra. Un accordo, quello di oggi, che sembra più un matrimonio temporaneo che una vera alleanza politica nata, in effetti, negli ultimi tempi dopo un mese di incontri e dibattiti.

  Marinaro, non candidato alle prossime amministrative, in qualità di portavoce delle forze centriste passa il testimone a Cacciotto, il quale parla dell'idillio di un progetto politico che, a suo dire, ha radici non nell’immediato, ma negli anni di rispetto e legittimazione reciproca tra schieramenti opposti. La retorica di Cacciotto è chiara: si presenta come il nuovo, il riformatore (con l'appoggio di Marinaro possiamo ben dirlo), il portatore di unità. Parla di "capacità di stare insieme", di "valorizzare le relazioni".

  Il candidato fa appello ad un progetto comune di rilancio per Alghero, evocando immagini di collaborazione e rinnovamento, eppure si tratta di una formula dialogica già vista e sentita e, tra l'altro, con un programma ancora tutto da scrivere in virtù di quest'accordo fatto al fotofinish. Gli avversari vengono descritti come coloro che hanno diviso e contrapposto, colpevoli di non aver saputo fare squadra. 

  La vera chiave di lettura di questo incontro è l’unità di intenti con la Regione Sardegna secondo Cacciotto. "Non ci sarà nemmeno bisogno di bussare perché ci aspetteranno," afferma con sicurezza. Critica chi ha accusato questa coalizione larghissima di essere un minestrone, attacco respinto al mittente. Attacco fatto da Tedde dalle colonne della Nuova Sardegna di stamattina. 

  Alla fine, tra gli applausi dei presenti, la campagna elettorale prende il via. Ma sotto questa nuova coalizione allargata, non si nasconde forse la solita vecchia politica? In fondo cinque anni fa anche il centrodestra fu accusato di eccessivo allargamento dei propri confini, con una coalizione che aveva messo insieme l'apparente impossibile, e sembra quasi che le storie qui si ripetano al contrario, anche se all'epoca i moderati stettero con la coalizione che candidò, dopo mille riunioni, sotto il vessillo sardista Mario Conoci. 

  Ritorniamo a ripetere sempre le stesse cose e finiamo sempre con le solite minestre o minestroni riscaldati che un giorno sono serviti a destra e un giorno a sinistra: Alghero merita di sognare ma soprattutto merita sogni che si possano realmente trasformare in realtà tangibili nella speranza che questa sia la volta buona a prescindere dallo schieramento che risulterà vincitore.