Fondazione Alghero: Conoci e Cocco verso una nuova gestione dopo il "caso Delogu"

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  La recente rimozione di Andrea Delogu dalla presidenza della Fondazione Alghero ha scatenato un vivace dibattito politico, amplificato dalle tempistiche che precedono le elezioni comunali. Tuttavia, il sindaco Mario Conoci e l'assessore Alessandro Cocco hanno cercato di rassicurare l'opinione pubblica, sottolineando che le decisioni prese sono frutto di considerazioni squisitamente tecniche e non di manovre politiche.

  Le motivazioni dietro al cambiamento di leadership alla Fondazione, come spiegato da Conoci e Cocco, si basano su una serie di inadempienze gestionali che duravano da tempo. In particolare, si è criticato Delogu per non aver bandito il concorso per il direttore, nonostante le raccomandazioni dell'Anac di due anni fa, e per aver mantenuto una doppia mansione senza l'adeguata condivisione attraverso i canali di governance dell'ente. 

  Inoltre, le questioni relative ai compensi di Delogu, che oscillavano tra i 30mila e gli 89mila euro, hanno aggiunto ulteriori elementi di criticità alla sua gestione. Cocco ha puntualizzato che nonostante il cambiamento ai vertici, "l’Ente non subirà alcun smottamento, ma anzi ci sarà la programmazione già annunciata con ulteriori implementazioni volte sempre a garantire una stagione ricca di eventi e di attrattori".

  Il passaggio alla nuova gestione della Fondazione sembra configurarsi come un'opportunità per allineare più strettamente l'ente alle politiche e alle direttive dell'amministrazione comunale, marcando una discontinuità con una gestione percepita come troppo autonoma e poco trasparente. La futura nomina dei vertici sarà caratterizzata dalla presenza di figure tecniche che assicureranno una gestione più integrata e responsabile. 

  L'approccio di Conoci, seppur attualmente più vicino a una visione centrista e possibilmente più inclusiva rispetto agli inizi del suo mandato, non ci si dimentichi infatti del casa Di Gangi e del suo epilogo, dimostra la volontà di procedere con riforme concrete all'interno dell'amministrazione delle partecipate comunali. Questo potrebbe non solo rispondere alle esigenze tecniche e amministrative dell'ente, ma anche placare le acque in un momento politico particolarmente delicato, offrendo una visione di governabilità e stabilità. 

  Nonostante il potenziale impatto elettorale di queste vicende, l'impegno mostrato da Conoci e la sua amministrazione nel perseguire una gestione più efficiente e trasparente della Fondazione potrebbe rivelarsi un punto di forza nella corsa verso le elezioni, dimostrando agli elettori una capacità non solo di reazione alle criticità, ma anche di progettazione di un futuro migliore per la cultura e il turismo di Alghero.