Alghero: Un campo largo quasi slabbrato alla vigilia delle elezioni comunali - Inizia a levarsi una certa dose di esasperazione

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  La politica algherese sembra sempre più ingarbugliata, dove i colpi di scena abbondano e i tradimenti non sono mai troppo lontani. Con le elezioni comunali alle porte, il quadro politico si presenta tanto frammentato quanto incerto, rendendo la competizione non solo aperta, ma decisamente caotica. 

  La lista civica "Per Alghero" e il movimento "Fortza Paris" hanno deciso di abbandonare il campo largo, lasciando un vuoto che sembra difficile da colmare. Questo distacco, più o meno rumoroso, apre scenari nuovi per un gruppo politico che ora potrebbe cercare alleanze in altri lidi, magari meno congestionati e più promettenti. 

  Il centrodestra, nel frattempo, non sta certo a guardare. Con i Sardisti del PsdAz che ammorbidiscono le loro posizioni e Fratelli d'Italia che, seppur in silenzio, fa sentire il suo peso, la scena è pronta per nuove alleanze o conferme di quelle esistenti. Marco Tedde, figura chiave di questo schieramento, non gode dell'appoggio unanime, soprattutto a causa della contestazione da parte di "Noi con Alghero" e dei "Riformatori", che non vedono di buon occhio la sua candidatura.

  Sul fronte opposto, il centro sinistra non è in migliori condizioni. Lavora per ampliare una maggioranza già composita, puntando ad inglobare il centro moderato, che include i Riformatori e "Noi con Alghero". La rottura con la lista civica "Per Alghero" e il distacco di "Fortza Paris" complicano ulteriormente le cose, mostrando quanto sia arduo mantenere una coalizione coesa quando le ambizioni personali e le strategie di partito si scontrano.

  Il candidato più probabile per questa coalizione sembra essere Francesco Marinaro, che gode di un certo consenso, ma la sua candidatura non è ancora stata formalizzata e che viene continuamente negata dal diretto interessato lasciando un margine di incertezza che potrebbe essere esplorato da altri aspiranti alla carica di sindaco. 

  Non mancano le polemiche anche all'interno del Partito Democratico, dove tentativi di riconciliazione con l'area dell'ex sindaco Mario Bruno hanno sollevato malcontenti e veti, specialmente da parte dell'ala minoritaria guidata da Mimmo Pirisi. Queste tensioni interne potrebbero pregiudicare non solo la coesione del partito ma anche la sua capacità di presentarsi come una forza politica credibile e unita agli occhi degli elettori. 

  In questo intricato contesto, ogni movimento è scrutato con sospetto, ogni alleanza è temporanea e ogni dichiarazione ha il sapore di una promessa elettorale che potrebbe non essere mantenuta. Gli algheresi si trovano così a navigare in un mare di incertezze, dove le alleanze si formano e si dissolvono con la stessa velocità, e dove il futuro politico della città sembra appeso a un filo sempre più sottile. Alghero è un microcosmo della politica italiana: vibrante, imprevedibile e spesso esasperante. 

  Gli elettori sono chiamati a fare scelte in un panorama dove le opzioni sono molte, ma nessuna sembra veramente candidata.