Alghero: Schermaglie pre-elettorali e vetusti dissidi minano il cammino della formazione delle liste

Comune di Alghero
   Ad Alghero, il preludio alle elezioni comunali dell'8 e 9 giugno suona come una sinfonia disarmonica, dove le note dei vecchi rancori e le nuove alleanze non riescono a trovare un accordo. A tre settimane dalla scadenza per la presentazione delle liste, il puzzle politico della città sarda è ancora lontano dall'essere completato. Nel campo del centrodestra, la figura di Marco Tedde, ex sindaco e consigliere regionale, si staglia solitaria in un panorama altrimenti frammentato. Nonostante sia stato designato candidato dalla coalizione a Sassari, l'accordo mostra crepe significative. I partiti Riformatori e Noi con Alghero esprimono perplessità, o così trapela da alcune fonti, rimanendo a guardare da una distanza critica. Questi scricchiolii interni rivelano una coalizione che non è un blocco monolitico, ma piuttosto un mosaico di pezzi che faticano a incastrarsi oppure è solo strategia, ancora non ci è dato saperlo di preciso.  

  Parallelamente, si sta cercando di tessere un polo centrista che coinvolge Sardegna al Centro 20Venti e Azione, mirando a attrarre anche i moderati del centrosinistra. Questa manovra suggerisce una strategia di ampliamento e inclusione, ma anche qui le acque sono tutt'altro che tranquille. Sul versante opposto, il centrosinistra sembra essere immerso in un mare altrettanto agitato. Francesco Marinaro, ben visto dopo le ultime elezioni regionali, si profila come possibile candidato sindaco, anche se lui continua a smentire la voce, l'alleanza con il centrodestra rimane un'ipotesi da decifrare, pendente su una serie di chiarimenti riguardanti le vicende degli ultimi cinque anni. 

  Al suo fianco, o forse alla sua sfida, si posiziona Raimondo Cacciotto di Avs, ex vicesindaco ed ex consigliere regionale, che mira a un campo largo con inclusione di forze come il Psd'Az, nonostante il disappunto del Movimento 5 Stelle. Nel Partito Democratico, l'atmosfera è altrettanto turbolenta. La potenziale ricucitura con l'area dell'ex sindaco Mario Bruno, una figura che nel 2014 aveva sfidato apertamente il partito, rappresenta un tentativo di sanare vecchie ferite. Tuttavia, questa mossa non è vista di buon occhio dall'ala minoritaria del partito, guidata dal consigliere comunale Mimmo Pirisi, che mette i bastoni tra le ruote ad un possibile ricompattamento.

  La tensione tra le correnti interne del PD suggerisce che la strada verso l'unità sia ancora lunga e in salita. In questo contesto, Alghero appare come un campo di battaglia dove le strategie elettorali si mescolano con le dinamiche di potere locali, rendendo il clima pre-elettorale carico di aspettative e incertezze. Con il tempo che scorre verso la data fatidica delle elezioni, resta da vedere se i vari attori politici riusciranno a comporre una sinfonia elettorale più armoniosa o se continueranno a suonare, dissonanti, ciascuno per la propria parte.