Alessandra Todde, presidente in pectore della Regione Sardegna, sta lavorando alla formazione della sua giunta in previsione dell'ufficializzazione dei risultati elettorali, prevista non prima di metà marzo. L'obiettivo è quello di creare un esecutivo che rifletta un equilibrio di genere, competenze specifiche nei vari settori e una rappresentanza equa di tutte le forze politiche elette in Consiglio.
Un incontro informale ha già avuto luogo, e nei prossimi giorni sono previsti incontri bilaterali con le forze politiche, interrotti solo per la chiusura della campagna elettorale in Abruzzo.
L'intenzione è quella di garantire che "tutte le forze politiche elette in Consiglio avranno rappresentanza" nel futuro esecutivo, che dovrebbe contare 12 assessorati. Todde ha espresso il desiderio di modificare l'attuale assetto istituzionale per includere organismi inter-assessoriali, una mossa che richiederà un'azione legislativa dal Consiglio regionale una volta insediati tutti gli organi.
Il Partito Democratico, avendo ottenuto il maggior peso elettorale, è atteso a rivendicare posizioni di rilievo come la vicepresidenza della giunta e la presidenza del Consiglio regionale, oltre a un numero significativo di assessorati. Anche il Movimento 5 Stelle è previsto ottenere una quota importante nell'esecutivo, seguito da altre forze politiche come Avs, Progressisti, Sinistra Futura e Orizzonte in Comune.
La lista civica della presidente potrebbe invece non ricevere alcuna posizione nell'esecutivo.
La composizione ufficiale della giunta dipenderà dall'esito della proclamazione ufficiale degli eletti, con la Corte d'appello di Cagliari che sta ultimando le verifiche sui verbali elettorali. Un'ulteriore questione aperta riguarda la possibilità di doppio incarico per i consiglieri eletti che saranno nominati assessori, una pratica vista con scetticismo da alcuni partiti per evitare assenze nelle sedute del Consiglio e nelle commissioni, garantendo così un processo legislativo più efficace.
Questo momento di transizione sottolinea l'importanza di un approccio equilibrato e inclusivo nella formazione del governo regionale, con la speranza che la nuova giunta possa rispecchiare la diversità e le competenze necessarie per affrontare le sfide future della Sardegna.
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