Calenda a Sassari: Soru, la scelta migliore contro la politica dei calcoli

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  A Sassari, sotto un cielo che sembra osservare con curiosità l'evolversi della scena politica, Carlo Calenda, guida di Azione, ha lanciato il suo dado nella partita delle regionali sarde. E lo fa con una dichiarazione che non lascia spazio a interpretazioni ambigue: "Renato Soru è il candidato migliore, è capace, è quello che conosce meglio la Sardegna, è l'unico che viene dalla Sardegna, gli altri sono stati decisi a Roma sulla base di incroci nazionali". Parole chiare, nette, che suonano come un manifesto politico in un panorama caratterizzato da divisioni e calcoli elettorali. Calenda, nel corso di un incontro che ha visto la presenza dell'ex governatore Soru e di Federico Pizzarotti, presidente nazionale di +Europa, non ha risparmiato critiche alla situazione di frammentazione che vive il centrosinistra, imputando al Movimento 5 Stelle una responsabilità non indifferente.

  "A queste elezioni il centrosinistra si presenta diviso perché il Movimento 5 stelle, che comanda la coalizione, non ha accolto l'invito a fare un passo indietro per trovare un candidato terzo e quindi oggi noi sosteniamo Renato Soru, la persona più capace", ha precisato l'ex ministro, con un tono che non ammette repliche. La questione del voto utile viene poi affrontata e smontata da Calenda con la precisione di chi ha visto troppo spesso questa retorica svuotarsi di significato una volta al potere: "Sono 30 anni che si parla di voto utile e alla fine è risultato la cosa più inutile che esista". La sua è una critica non solo alla tattica elettorale ma alla stessa concezione di politica come mero calcolo strategico, distante dalle reali esigenze dei cittadini. Azione e +Europa, secondo Calenda e Pizzarotti, si schierano con Soru non per una questione di appartenenza ideologica ma perché vedono in lui il candidato con le competenze, l'esperienza e la visione necessarie per guidare la Sardegna.

  "I politici sono persone che fanno un colloquio di lavoro con i cittadini, e i cittadini devono valutare le esperienze e le cose che si sono fatte", continua Calenda, invitando gli elettori a una scelta consapevole basata sul merito e non sulla retorica. Pizzarotti rafforza il messaggio, evidenziando la qualità personale e professionale di Soru: "Penso che le persone capiscano bene la differenza del candidato, della competenza, della sua storia". La fiducia nel discernimento degli elettori e nella figura di Soru traspare chiara, come un faro in una notte di politica spesso buia e confusa. In questa cornice, Sassari diventa teatro di una dichiarazione d'intenti che va oltre la semplice campagna elettorale: è un invito a ripensare la politica come servizio, come impegno verso la collettività, dove il candidato migliore non è quello imposto dall'alto ma quello scelto dalla base, per competenza, visione e radicamento nel territorio.