I consiglieri regionali del Partito Democratico hanno deciso di
mandare al presidente Solinas un messaguio piuttosto eloquente non
escludono di riprendere le "armi" della contrapposizione politica
più dura.
"La giunta – sostengono i consiglieri democratici in una nota –
anziché svegliarsi solo per fare proclami e annunci, o accuse, approvi
immediatamente la nostra proposta sul contributo a fondo perduto per
le imprese.
Su questo tema i consiglieri democratici non scendono a compromessi, e
sono pronti, seppure a malincuore, ad interrompere la collaborazione
autonomista sino ad ora praticata con leale e limpido senso di
responsabilità, che ha consentito al presidente Solinas e alla
Maggioranza di approvare con tempestività tutti i provvedimenti
connessi all’emergenza e soprattutto la legge di stabilità e il
bilancio 2020.
Il Presidente Solinas imbocchi una volta per tutte le strade della
politica e abbandoni questa insopportabile propaganda salviniana che
rischia di far pagare ai sardi un prezzo più alto di quello lasciato
dagli effetti dell’emergenza da Covid.
Il Presidente Solinas non rompa questo clima di unità - ammoniscono i
dem - che con grande fatica abbiamo contribuito tutti a costruire.
È dall’inizio di questa emergenza che proponiamo, purtroppo
inutilmente, un confronto leale alla Giunta, alla sua maggioranza e a
tutto il Consiglio, offrendo la disponibilità ad approfondire,
insieme, tante ipotesi di interventi, urgenti, attesi dai nostri
cittadini, anche di tipo legislativo, per fronteggiare un dramma
sociale ed economico di dimensioni bibliche.
Dalla Giunta, purtroppo, molta confusione e numerosi ritardi.
Da parte del Presidente Solinas, invece, solo comode videoconferenze
dal salotto di casa, sempre per fare annunci o distribuire colpe e
responsabilità altrove.
Ricordiamo che è lui che ricopre la massima responsabilità del governo
regionale ed è soprattutto a lui che spetta produrre soluzioni, non
fare l’elenco dei buoni e dei cattivi.
Allora, se proprio si deve occupare dei rapporti con lo Stato, lo
faccia seriamente e solleciti, con urgenza, la costituzione di quel
tavolo tecnico-politico dell’accordo Stato-Regione che si sarebbe
dovuto insediare già entro il 6 gennaio scorso, perché stanno proprio
lì una parte delle soluzioni cercate.
I 412 milioni stanziati a stralcio e stralcio di ogni pretesa, che per
la nostra Regione ha significato la rinuncia a oltre 700 milioni di
somme pregresse certificate da sentenze di Corte costituzionale e TAR,
per non parlare degli altri 500 milioni per trasferimenti per le
funzioni di area vasta mai arrivati, devono essere trasferiti entro il
2020 nelle casse della Regione.
In alternativa quest’anno, in
attuazione di quell’accordo su cui ha tristemente trionfato la Giunta
regionale, arriveranno solo 7 milioni di euro.
Abbiamo denunciato da subito - concludono i consiglieri del Partito
Democratico - la chiusura dell’accordo al ribasso su cui, purtroppo,
ha trionfato Solinas, ma abbiamo anche proposto soluzioni per una sua
opportuna e possibile rimodulazione.
Oggi più che mai abbiamo bisogno che vengano revisionati i termini di
quell’intesa sottovalutata da questa Giunta regionale, e chiediamo che
venga immediatamente approvata la nostra proposta sul fondo perduto a
favore di piccole imprese, professionisti e autonomi, al fine di
contenere gli effetti di una emergenza economica che altrimenti
lascerà solo macerie.
Da lì possono arrivare le risorse che occorrono alla Sardegna e ai
sardi per una vigorosa ripartenza."