La Commissione sanità, presieduta da Domenico Gallus (Udc Cambiamo),
ha sentito in audizione il commissario straordinario dell’Ats, Giorgio
Steri, il direttore generale facenti funzioni della Aou di Sassari,
Nicolò Orrù, e i dirigenti medici Fiorenzo Delogu e Sergio Pili.
Orrù ha affrontato il problema delle liste d’attesa, anticipando che
nell’ultima settimana ci sono state due riunioni con i vertici
dell’Assessorato della Sanità e ce ne sarà un’altra lunedì in cui
parleranno delle loro proposte per ridurre i tempi delle prestazioni
mediche che presentano più criticità: la radiologia (Tac e Risonanza),
ma anche prestazioni come eco doppler e ambulatoriali. Per quanto
riguarda la chirurgia, in particolare per gli interventi legati al
tumore mammario “abbiamo avuto dei momenti di criticità e nel momento
in cui abbiamo visto che i tempi si allungavano abbiamo attivato
progetti ad hoc per le prestazioni aggiuntive” e ha continuato “siamo
riusciti a contenere la situazione”.
Per quanto riguarda gli
interventi di cataratta ha affermato di “aver attivato un ambulatorio
per poter eseguire l’intervento con attività di sala accreditata”. Per
quanto riguarda le liste d’attesa per le patologie oncologiche, Orrù
ha evidenziato la carenza di posti letto in Rianimazione, ma ha
spiegato alla Commissione che conta entro 6-8 mesi di poter avere
disponibile una nuova struttura con 25 posti letto.
Il consigliere Antonello Peru (Udc Cambiamo) ha ricordato al direttore
della Aou di Sassari che le criticità su cui la Commissione aveva
chiesto di avere risposte erano soprattutto quelle relative alla
radioterapia, alle coronografie e alle colonscopie, prestazioni
salvavita. Peru ha ricordato a Orrù che a Sassari sono stati
registrati “92 casi di sangue occulto positivi che avevano colonscopie
fissate per ottobre, novembre o dicembre 2020”.
Il consigliere ha poi
sottolineato anche il problema della radioterapia, che vede pazienti
costretti ad andare fuori Sardegna, con disagi per i malati e costi
per la Regione. Problema condiviso anche dal consigliere Antonio
Mundula (FdI). Orrù ha annunciato di aver predisposto una convenzione
per la ripresa dello screening del colon retto, insieme anche a quello
mammografico e della cervice uterina, liberando così le liste d’attesa
per i pazienti nei quali è stato riscontrato il sangue occulto.
Per quanto riguarda la radioterapia, Orrù ha spiegato che è necessario
un adeguamento tecnologico, in quanto l’acceleratore lineare è vecchio
e, spesso, richiede manutenzione, comportando così lo slittamento
delle terapie e l’allungamento delle liste d’attesa. E’ disponibile un
finanziamento ministeriale per 3 milioni di euro destinato a Sassari,
ma i tempi, secondo Orrù, non sono adeguati alle esigenze del
territorio e dei pazienti. Il direttore ha affermato di aver chiesto
lavori e strumentazione per poter effettuare la tomotherapy per un
valore di 7 milioni euro, e ha sottolineato che l’Aou avrebbe anche
bisogno di un milione di euro per i lavori della Rianimazione e 4-5
milioni per garantire le attività di endoscopia digestiva.
Complessivamente, ha affermato Orrù, all’Azienda servirebbero 35
milioni di euro.
Il consigliere Peru ha definito “devastante” quanto esposto dal
direttore Orrù per quanto riguarda la radioterapia e non rassicuranti
gli interventi per abbattere le liste d’attesa delle colonscopie. Il
consigliere di Udc Cambiamo ha esortato il direttore a valutare altre
possibilità organizzative per far fronte a queste situazioni guardando
alle buone pratiche di altre regioni, come il Veneto e l’Emilia
Romagna. Sul tema sono intervenuti anche i consiglieri Mundula (FdI) e
Annalisa Mele (Lega), la quale ha proposto di verificare se il Mater
Olbia possa supportare Sassari per quanto riguarda la radioterapia e
le colonscopie. Mundula ha, inoltre, sottolineato se non sia meglio
affittare la tecnologia robotica piuttosto che acquistarla, pur
ritenendola imprescindibile per una sanità moderna ed efficace. Una
considerazione, quella del consigliere, che si basa sul fatto che il
progresso tecnologico è celerissimo e rende domani obsoleto ciò che
oggi è all'avanguardia.
I commissari hanno affrontato, poi, il problema delle commissioni
mediche. Per quanto riguarda la commissione per gli invalidi civili il
problema, ha spiegato Delogu, è legato alla riduzione del personale,
ma è in via di risoluzione. Restano invece le criticità per quanto
riguarda la commissione per le patenti speciali a causa dell’assenza
del medico militare. Delogu ha affermato che l’Ats è in attesa di una
risposta da parte del Comando della Brigata Sassari per attivare una
collaborazione.