Caro Sindaco, senza voler ancora di più spargere sale sulla ferite
aperte da questa amministrazione, sulla problematica delle cosiddette
“cartelle pazze” che tanto allarme stanno destando in città tra i
nostri concittadini e che ha visto cadere, sul terreno dell'irrisolto,
il Suo delegato alle Finanze, l'avv. Gavino Tanchis, volevamo
ricordarLe come l'UDC Le avesse, già da tempo, segnalato il problema e
proposto una soluzione.
Perchè, NON CI HA DATO ASCOLTO quando Le ponemmo, tra gli obiettivi
imprescindibili per la nostra permanenza in maggioranza e per un
corretto rilancio dell'azione amministrativa, il POTENZIAMENTO DELLA
SECAL? Perché non ha ascoltato chi, affrontando la questione sotto il
profilo tecnico-politico Le chiese, con insistenza, rimanendo
inascoltato, l'elaborazione di un piano industriale e lo stanziamento
di maggiori risorse necessari al raggiungimento degli obiettivi
pianificati.
Ricorderà, sig. Sindaco, che avevamo chiesto, con forza, ma invano, la
nomina prioritaria di un direttore, la rinegoziazione, nella
convenzione con il Comune di Alghero, dell'aggio a favore della
società stessa; l'esternalizzazione della sola riscossione coattiva,
per il tempo strettamente necessario alla riorganizzazione della
Secal; l'affidamento alla partecipata di tutte le attività di
accertamento, anche in relazione all'Imu.
Le abbiamo consigliato, in tutte le lingue, di non “smantellare” la
SECAL, ma non ci ha voluto dare ascolto, in tal modo costringendoci a
discostarci dalle scelte da Lei assunte “in solitario”, non potendo
più condividere quelle scelte amministrative che oggi hanno condotto
al caos delle cartelle pazze. Dal nostro punto di vista, sarebbe stato
sufficiente praticare il buon senso, ancor prima del diritto. Era
infatti prevedibile che si sarebbe giunti ad un tale sfascio.
Eppure, siamo stati facili profeti. Le “cartelle Pazze” si potevano e
dovevano evitare con un maggiore ascolto ed attenzione a quella forza
politica, che aveva sommamente contribuito alla Sua elezione che
invece è stata, prontamente “rimpiazzata” da altre forze estranee
all’alleanza elettorale e al programma sottoscritto, certamente, a Suo
dire, sempre per il bene della città e, -s’intende- , in prima persona
singolare, come Sua inveterata abitudine.
Cosi come non ci ha dato ascolto sulla proposta destinazione
dell'immobile di Via Simon (Ex caserma dei carabinieri) ad uso degli
Uffici Comunali ed anche su questo punto, vedrà, il tempo ci darà
ragione.
Oggi sorprende- e non poco- leggere comunicati stampa di qualche
esponente di maggioranza che La invita a porre rimedio al male
generato dalle cartelle pazze; si chiede una cura alla “malattia” che
si sta espandendo, eppure, caro Sindaco le avvisaglie, o meglio i
primi sintomi, c'erano tutti, ed erano state suggerite le prime
“cure”. Bastava una semplice “terapia medica” per “guarire” la Secal.
Invece Lei e la restante maggioranza avete preferito smembrarla,
facendogli cosi diminuire e perdere “le difese immunitarie”, ad un
punto tale che il malato appare quasi in fase terminale, prossimo
all’evento infausto.
Ma cosi NON DOVEVA ESSERE.
Perchè oggi, con estrema evidenza, A PAGARE SONO SOLO I CITTADINI, in
tutti i sensi.
La ricerca di colpevoli per salvare sé stessi è nel suo stile, sig.
Sindaco, ma le dimissioni del Suo delegato alle Finanze non La
salveranno dal giudizio degli elettori, anche se per il bene dei
nostri concittadini ci auguriamo che si proceda immediatamente
all’annullamento in autotutela delle cartelle e alla verifica
immediata della loro emissione secondo diritto ed equità.
Ed allora, Sig. Sindaco, Le ribadiamo che se AVESSE prestato ASCOLTO,
la SECAL, ad oggi sarebbe stata potenziata e posta nelle condizioni di
bene operare al recupero dei crediti maturati; via Simon (ex caserma
dei carabinieri) -quale luogo strategico per la riorganizzazione della
macchina amministrativa- avrebbe ospitato gli altri uffici comunali,
anche nell'ottica di completamento del progetto UDC “il Comune in
cento passi”, rivalutando il centro storico e le attività commerciali
al centro della città che d'inverno soffrono di una desertificazione
totale- Ed infine la richiesta di un bilancio partecipato, con le
Borgate ed i comitati periferici, con un apposito capitolo in bilancio
avrebbero portato più democrazia e responsabilità dei residenti di
quelle borgate alla gestione pubblica.
E invece, abbiamo assistito a tutta un’altra storia, e, ci dispiace
dirlo, siamo stati facili profeti.
Il coordinamento cittadino ed il gruppo UDC di Alghero