Nei giorni scorsi, nell’ambito di una serie di controlli straordinari
del territorio, i Carabinieri della Compagnia di Sassari hanno
eseguito una perquisizione domiciliare presso l’abitazione di Cubeddu
Francesco, 39enne sassarese, già noto alle forze dell’ordine,
convivente con Tonolo Claudia, anche lei sassarese, 23enne.
Giunti presso l’abitazione per un normale controllo, i militari del
Nucleo Operativo e Radiomobile non hanno ottenuto risposta ma, prima
di allontanarsi, hanno chiaramente udito rumori e toni concitati
provenire dall’interno dell’appartamento. Insospettiti dalla
situazione, i Carabinieri hanno così intimato agli occupanti di aprire
la porta e, non ottenendo ancora risposta, hanno deciso di fare
irruzione, introducendosi nell’abitazione attraverso la porta-finestra
di un terrazzino.
È stato in quel preciso momento che i militari si sono trovati davanti
a una situazione abbastanza singolare, con il Cubeddu che stava
frettolosamente cercando di disfarsi di alcune cartucce per pistola
gettandole nel water e la Tonolo che era sdraiata a letto,
apparentemente del tutto indifferente rispetto a quanto stava
accadendo. Dopo aver fermato l’uomo, i Carabinieri hanno invitato la
donna ad alzarsi, scoprendo un ulteriore elemento che li ha
immediatamente insospettiti: alzate le coperte, l’interessata si è
infatti presentata davanti ai militari con gli indumenti da notte ma
con un paio di jeans indossati sopra i pantaloni del pigiama. A quel
punto, proseguendo il controllo con la massima cautela al fine di
evitare spiacevoli sorprese, i militari hanno scoperto che la Tonolo
occultava sotto i jeans una pistola con il colpo in canna.
Per la coppia sono quindi scattate immediatamente le manette ed è
stato loro contestato il reato di detenzione abusiva di arma
clandestina in quanto, a una successiva analisi, la pistola è
risultata essere una “scacciacani” modificata a scopo lesivo proprio
per poter utilizzare le cartucce che i due avevano tentato di
occultare.
Espletate le formalità di rito, i due sono stati posti agli arresti
domiciliari nella propria abitazione in attesa dell’udienza di
convalida presso il Tribunale di Sassari.
Ma quella che doveva essere
una situazione di routine, si è presto trasformata in una fonte di
ulteriori sorprese per i militari dell’Arma.
A poche ore dall’udienza, infatti, prima dell’arrivo dei Carabinieri
per la traduzione in Tribunale, il Cubeddu ha deciso di abbandonare la
propria compagna e darsi alla macchia evadendo dai domiciliari. Non
appena è stata riscontrata l’assenza dell’interessato, è scattata una
vera e propria caccia all’uomo, con ricerche a tappeto che hanno visto
protagonisti vari Reparti della Compagnia di Sassari, che si sono
subito concentrati sulla ricerca di indizi per ricostruire gli
spostamenti dell’evaso e giungere alla sua localizzazione.
Gli sforzi dei militari sono stati premiati in quanto, ieri mattina,
dopo meno di 24 ore dall’evasione, Cubeddu Francesco è stato
individuato e catturato a Uri, mentre si nascondeva a casa di un
conoscente, Carta Gaetano, 34enne, che è stato anch’egli arrestato
poiché ritenuto responsabile del reato di favoreggiamento personale
per aver aiutato il Cubeddu a nascondersi ed eludere le ricerche in
corso.
Espletate le formalità di rito, su disposizione dell’Autorità
Giudiziaria il Cubeddu è stato quindi tradotto presso la casa
circondariale di Sassari-Bancali, mentre il Carta è stato accompagnato
presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari.