La Federazione Sindacati Indipendenti, organizzazione costituente
della confederazione USAE, in sigla FSI-USAE (confederazione con oltre
400mila associati in Italia con 18 strutture regionali e oltre 75
territoriali) , proclama 2 ore di sciopero il 23 marzo prossimo con
manifestazione nazionale a Roma in Piazza Santi Apostoli dalle ore 14.
“La data risulta significativa” evidenzia Mariangela
Campus, Segreteria Territoriale FSI USAE di Sassari “perché proprio
tale giorno si insedia la XVIII legislatura e sarà chiesto ai nuovi
parlamentari e senatori un finanziamento aggiuntivo dedicato alla
riclassificazione del personale e che consenta, subito, una effettiva
rivalutazione degli stipendi e una retribuzione adeguata alla
rispettiva professionalità”.
Ed ancora, si manifesterà per il riconoscimento delle
competenze professionali e per l'adeguamento e implementazione delle
dotazioni organiche; di fondamentale importanza anche le
rivendicazioni inerenti il riconoscimento del lavoro usurante per
tutti i lavoratori turnisti indipendentemente dal numero di notti
effettuate e la garanzia di poter andare in pensione con i 40 anni di
servizio
“Sono chiari e già più volte esplicitati gli obiettivi
della Federazione” prosegue la Campus “infatti, nella trattativa la
FSI USAE ha rivendicato le stabilizzazioni, lo sblocco del turn-over e
l’azzeramento delle esternalizzazioni, delle consulenze e degli
appalti di servizi perseguendo altresì il miglioramento della qualità
della vita nei luoghi di lavoro e la garanzia del giusto riposo dei
lavoratori, ponendo altresì l’accento sulle questioni professionali”.
La rivendicazione si inserisce in un percorso più che
ventennale in cui la Federazione è stata impegnata con le battaglie
che hanno portato al riconoscimento dei profili professionali e alla
L. 42/99, al superamento del d.p.r. 761 con la conseguente possibilità
di carriera per il personale del SSN, l’accesso delle professioni alla
dirigenza, la formazione professionale a carico delle aziende e
l’istituzione degli ordini professionali.
La Campus conclude dicendo che “il riconoscimento della
dignità e del ruolo per le professioni sanitarie – cioè di operatori
che ormai sono tutti laureati, altamente specializzati, con specifiche
competenze esclusive e responsabilità enormi – è indifferibile. Questo
contratto dura pochi mesi e li utilizzeremo tutti per la
riclassificazione come è già avvenuto fra il 99 ed il 2001”.