Sono quasi 1.800 gli iscritti al PF 24, il percorso formativo che
l'Università di Sassari ha attivato in tempi brevissimi, primo ateneo
in Sardegna e tra i primi in Italia. Numeri come questi fanno capire
che c'è una domanda significativa da parte del territorio, perché
importante è la finalità del percorso.
L'acquisizione dei 24 crediti formativi universitari ulteriori,
infatti, è titolo richiesto dalla normativa nazionale (decreto
ministeriale n. 616 del 10 agosto 2017) per l'accesso al concorso
nazionale per la Formazione Iniziale e Tirocinio (FIT) finalizzata
all'ingresso di insegnanti nella Scuola secondaria di I e di II grado.
Sono in tutto 120 ore di lezione che vertono su materie di ambito
pedagogico, psicologico, antropologico e metodologico-didattico. I
corsi, per i quali è stata necessaria una riprogrammazione,
considerato il successo dell'iniziativa, inizieranno il 1° dicembre e
si concluderanno entro febbraio.
"Per noi la formazione degli insegnanti è un tema centrale per lo
sviluppo socio-economico della nostra isola e per il futuro dei nostri
ragazzi- dichiara il Rettore dell'Università di Sassari Massimo
Carpinelli – Tra gli iscritti a questo corso ci sono gli insegnanti
che entreranno in ruolo nel 2020, quando è prevista la creazione di
5.000 nuovi posti di lavoro nella scuola".
Formazione, in questo caso più che mai, vuol dire occupazione: una
preoccupazione che non appartiene solo alle giovani generazioni, come
la cronaca insegna. Se è vero infatti che la maggior parte degli
iscritti ha un'età compresa fra i 28 e i 39 anni, non mancano i 50enni
e anche chi ha quasi raggiunto la soglia dei 60 anni. Per quanto
riguarda la provenienza geografica, il Nord Sardegna la fa da padrone,
ma c'è anche una discreta rappresentanza della zona di Oristano e
Cagliari e, in minima parte, del resto d'Italia. "La nostra idea è
quella di dare un contributo di lungo periodo alla formazione degli
insegnanti sardi – prosegue il Rettore – ed è per questo che stiamo
lavorando in modo mirato sull'offerta formativa per proporre un
percorso completo, che parta già dopo il diploma". Non sfugge infatti
il valore e la spendibilità che un corso come questo, da frequentare
nella propria Regione, possa acquisire in prospettiva. "L'Università
di Sassari si sta impegnando per dare ai futuri insegnanti sardi la
possibilità di formarsi qui, in Sardegna. Cogliamo l'opportunità di
costruire un legame indissolubile tra scuole, università e territorio,
con notevoli, con vantaggi in termini anche di risparmi economici",
continua Carpinelli.
L'alto numero di domande, tuttavia, ha avuto anche degli effetti
collaterali negativi: "Sappiamo che nei primi giorni si sono
verificati alcuni disguidi per via della grande affluenza di corsisti.
Di questo ci scusiamo. Abbiamo provveduto a risolvere i problemi man
mano che si presentavano e abbiamo anche riaperto le iscrizioni (fino
al 21 novembre) per dare ulteriori risposte alle tante richieste che
abbiamo ricevuto. Sappiamo che chi partecipa ai corsi lo fa con
sacrifici personali di tempo oltre che economici e vogliamo quindi
fare il possibile per diminuire i disagi di tutti".
Il tema del costo della certificazione dei crediti posseduti, del
resto, non è secondario ed è già emerso nel dibattito pubblico
nazionale. Prima di tutto, è bene chiarire che chi segue il piano
standard e sostiene tutti e quattro gli esami delle attività formative
specifiche previste non paga per la certificazione che in questo caso
è ottenuta in modo automatico; invece, a coloro che chiedono il
riconoscimento di attività formative pregresse svolte in un qualsiasi
ateneo italiano è richiesto il pagamento di un contributo, da 50 a 200
euro, proporzionale alla quantità di attività di cui si chiede il
riconoscimento. Ciò è dovuto ai costi amministrativi che una verifica
approfondita di questo genere comporta per poter dar luogo a una
certificazione in base ai requisiti del DM n. 616/2017.
“Ci rendiamo conto che la questione è complessa e quindi abbiamo
deciso di considerare questo corso, a tutti gli effetti, come un corso
istituzionale, senza delegare niente all’esterno, dedicando a questa
attività i nostri docenti e il nostro personale
tecnico-amministrativo, che è a disposizione per fornire ogni
chiarimento utile”, conclude il Rettore Massimo Carpinelli.
Pagina web dedicata:
https://www.uniss.it/didattica/formazione-insegnanti
Contatti: Ufficio Alta formazione, piazza Università n.11 - Palazzo
Zirulia, 2° piano 07100 Sassari, Tel. 079229997 – 079229962. Orari:
lunedì, mercoledì, venerdì dalle ore 10,00 alle ore 12,30. E’
preferibile tuttavia inviare i propri quesiti via e-mail agli
indirizzi nlosito@uniss.it, mtspano@uniss.it,
didattica.scienze@uniss.it
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