portandosi dietro 1708 marinai.
Il pomeriggio del 9 settembre 1943, con mare calmo, la flotta italiana del Tirreno era in navigazione nel Golfo dell’Asinara. Ben 25 navi, con al centro tre potenti corazzate. La ROMA era la nave ammiraglia ed aveva a bordo il comandante in capo della squadra.
Ma ai tedeschi bastarono due grosse bombe radiocomandate per aver ragione di un colosso di acciaio di 46.000 tonnellate, lungo 240 metri e largo 33. Deflagrarono le munizioni di prua e la nave si rovesciò, si spezzò in due ed affondò in pochi minuti.
Sono passati 74 anni dal giorno in cui, la Corazzata Roma e le navi Vivaldi e da Noli, affondarono nel mare intorno all’Isola dell’Asinara Poco più ad est, colpito dalle batterie costiere della Corsica e dopo aver urtato una mina, affondava il cacciatorpediniere DA NOLI. Alcune ore dopo, sempre al largo dell’Asinara, colpito più volte da bombe, venne autoaffondato il VIVALDI.
In totale la battaglia aeronavale dell’Asinara costò la perdita di 1708 uomini di mare di cui oltre 40 sardi.
Come ogni anno, l’Associazione Nazionale Marinai d’Italia e l’Associazione Reduci e Caduti Corazzata Roma, presieduta da Nicola Puggioni, in collaborazione con il Comune di Porto Torres, hanno organizzato una mattinata in ricordo di quelle vicende.
L’appuntamento è alle 9.30 presso il monumento alla ROMA, sul lungomare per Balai. Verrà officiata una funzione religiosa e deposta una corona di fiori. Inoltre il sindaco di Porto Torres intitolerà ufficialmente il piazzale dove è presente il monumento ai: Caduti 9 settembre 1943. Gesto importante che vuole ricordare i primi caduti, quasi dimenticati, di quella Italia che, nelle ore drammatiche seguite alla divulgazione dell’armistizio, iniziava il lento percorso per uscire dalla guerra a fianco degli anglo-americani.
Alle 12, presso il Memoriale dedicato ai Caduti delle tre navi, Museo del Porto, si terrà un reading musicale con letture dedicate ai marinai della ROMA. Al violoncello Giovanni Macciocu ed alla fisarmonica Cristian Meloni.
Hanno confermato, tra gli altri, la loro partecipazione, l'ex ministro Arturo Parisi e l'Ammiraglio Marco Novella, pronipote di Fortuna Novella, la donna carlofortina che tanto aiutò, a Mahon, i superstiti della Corazzata Roma.