Da lunedì una novità sui mezzi dell'ARST: ci sarà un agente di Polizia amministrativa

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  Da Lunedì 20 p.v. importante novità in tema di sicurezza sui mezzi pubblici ARST: il personale addetto alla verifica dei titoli di viaggio ha conseguito la qualifica di Agente di Polizia Amministrativa. Per ottenere il grado, subordinato a requisiti morali e professionali, i quarantasette agenti hanno dovuto frequentare un corso di idoneità, con esame finale svolto presso l’Assessorato dei Trasporti, i cui contenuti attengono a nozioni di diritto amministrativo e penale, oltre che alla gestione dei conflitti e alla difesa individuale.

  Non solo il distintivo sulla giacca della divisa con la matricola identificativa ma anche nuovi poteri: potranno ispezionare oggetti in possesso dell’evasore, procedere a rilievi segnaletici o fotografici, verificare la congruenza dei dati anagrafici tramite altri documenti, dal codice fiscale alla tessera sanitaria. D’ora in avanti, quindi, esibire i documenti non sarà più una “cortesia”: i "portoghesi" o gli arroganti, dall'insulto sempre pronto, dovranno pensarci bene prima di mancare di rispetto al personale preposto al controllo dei titoli di viaggio.

  Oltre a combattere gli evasori, alla luce dei sempre più frequenti atti vandalici e delle aggressioni ai danni di controllori e autisti, i nuovi Agenti di Polizia Amministrativa potranno garantire maggiore sicurezza sui mezzi e sanzionare coloro che sporcano o danneggiano le vetture e le strutture, quotidianamente bersagliate da atti di teppismo. Ulteriore compito sarà quello di verificare la qualità del servizio offerto dall’azienda, sia in termini di efficienza e pulizia dei veicoli, sia nei confronti degli stessi autisti e della loro condotta di guida.

   L’Amministratore Unico dell’ARST, Franco Marras sottolinea che “l’applicazione della Legge Regionale 17/2015 rappresenta un tassello importante nel quadro di azioni che ARST sta mettendo in campo nella lotta all’elusione e all’evasione tariffaria sui mezzi pubblici. È una questione di equità e di rispetto verso coloro che pagano regolarmente il biglietto. L’intento non è fare sanzioni quanto invitare i viaggiatori a comportamenti di legalità evidenziando che l’evasione contribuisce a impoverire l’intera collettività. I nuovi poteri dei verificatori rappresentano un deterrente in più contro chi tenta di farla franca non pagando il biglietto e che spesso, pur essendo in torto, decide di passare alle maniere forti. Ora gli evasori dovranno vedersela con un pubblico ufficiale in piena regola.”