Una serie di colpi di scena si è abbattuta sulla scogliera di Calabona, nel tratto dove si trova l' Ace Ristobar di Andrea Pinna, giovane imprenditore che ha assunto la gestione dalla società Bar Quintilio di Michele Quintilio.
Dopo alcuni mesi di confronto piuttosto duro, con sequestri e dissequestri per presunti abusi ediliizi nel sito, sembrava che si fosse aperta una ipotesi di soluzione con l'ultimo provvedimento del giudice che ha disposto la rimozione dei sigilli, ora arriva una determinazione del dirigente e segretario comunale, Luca Canessa, impone all'attività di liberare il sito in questione entro 30 giorni dalla notifica del provvedimento.
Succede infatti che in seguito a una riperimetrazione dell'area la società di Michele Quintilio non sia più in possesso di alcuna concessione demaniale e quindi Ristobar , pur in presenza di regolare contratto con la Quintilio, sul piano tecnico e amministrativo non ha ha titoli per esercitare. Ma non solo: a conferma che i guai non vengono mai soli alla Ristobar è stata anche revocata da licenza per l'attività di somministrazione bevande e ristoro. L'avvocato della Ace Ristobar, Stefano Carboni, in merito al provvedimento di sgombero segnala che alla ditta sua cliente, che non sta esercitando l'attività, non è stato notificato alcun provvedimento.
Il legale ha manifestato anche sorpresa visto che è in atto un confronto tra le parti sulle legittimità di alcuni provvedimenti, riperimetrazione del sito compresa, per una rivisitazione complessiva dell'intricata vicenda allo scopo di operare in assoluta legalità. Il legale ha annunciato ulteriori azioni in difesa del suo cliente, non escludendo una richiesta di risarcimento danni.
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