Affonda un peschereccio: salvati i due pescatori a bordo

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  La sala operativa della Capitaneria di Porto di Olbia è stata allertata nella prima mattina di lunedì, dal personale dell’Ufficio Locale Marittimo di Siniscola, che aveva appena ricevuto la chiamata di soccorso del Comandante del peschereccio “SQUALO III” che, durante le operazioni di pesca a largo di Punta Nera di Osalla, in seguito all’urto con un corpo semisommerso, prendeva fuoco e subiva una grossa falla nello scafo e doveva abbandonare, insieme all’altro imbarcato, l’unità ormai in fase di rapido affondamento.

   La Sala Operativa, una volta ricevuta la comunicazione, raccoglieva le prime fondamentali informazioni sulla situazione e allertava per il soccorso la Motovedetta SAR CP 894 che, al comando del Primo Maresciallo Np Stefano BRIGIDA, mollava immediatamente gli ormeggi da Olbia per prestare soccorso ai due malcapitati. Contestualmente partiva da La Caletta di Siniscola un gommone privato con a bordo personale militare inviato dal Comandante dell’Ufficio Locale Marittimo di La Caletta di Siniscola, Luogotenente Mario CUBEDDU.

   Dopo circa 40 minuti giungevano in zona di operazioni le unità inviate in soccorso che recuperavano i due naufraghi e prestavano loro la prima assistenza. Il gommone procedeva per il rientro a Siniscola con i due pescatori a bordo, mentre la motovedetta CP 894 rimaneva in zona con lo scopo di verificare l’eventuale presenza di inquinamento e di relitti galleggianti. In zona giungeva anche il peschereccio SEBY, per il recupero del tender utilizzato dai naufraghi subito dopo l’affondamento.

   Nel frattempo la sala operativa, su autorizzazione del Ministero dell’Ambiente, allertava il Rimorchiatore disinquinante KORAL della Società CASTALIA per intervenire in zona. Il comando di bordo della motovedetta confermava l’assenza di tracce di inquinamento .I naufraghi giungevano a La Caletta di Siniscola e, dopo l’accertamento visto il buono stato di salute da parte del 118, venivano accolti presso gli uffici della Capitaneria per la successiva denuncia di evento straordinario. In seguito all’evento è stato avviata un’inchiesta amministrativa finalizzata ad accertare le eventuali responsabilità e cause del naufragio.