Poste Italiane ottiene l’attestazione per l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità

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Poste Italiane aggiunge un tassello importante al suo percorso di responsabilità sociale. L’azienda ha ottenuto l’attestazione UNI/PdR 159:2024, rilasciata da IMQ – Istituto Italiano del Marchio di Qualità, che certifica l’adozione di politiche e comportamenti realmente inclusivi verso le persone con disabilità. Un riconoscimento che premia un modello organizzativo ormai strutturato e orientato a garantire pari opportunità, accessibilità e qualità della vita lavorativa.

L’attestazione certifica la capacità del Gruppo di integrare le tematiche dell’inclusione in tutte le fasi del percorso professionale: selezione, onboarding, formazione, crescita interna, welfare, comunicazione. Una strategia che punta all’abbattimento delle barriere fisiche, sensoriali e culturali, dentro ambienti progettati per essere più accessibili e più equi.

Particolare rilievo è stato dato agli Employee Resource Group, gruppi interni di lavoratori che propongono idee e progetti sui temi dell’inclusione, contribuendo dalla base alla costruzione di un clima aziendale partecipativo. L’obiettivo dichiarato è creare valore condiviso e rafforzare una cultura aziendale basata sull’ascolto.

Il nuovo attestato va ad aggiungersi a un elenco già ricco di certificazioni nazionali e internazionali ottenute da Poste Italiane in questi anni: dalla UNI ISO 30415 sulla Diversity & Inclusion alla UNI/PdR 125 sulla Parità di genere, fino agli standard su qualità, anticorruzione, compliance, whistleblowing, sicurezza sul lavoro, ambiente, gestione dei servizi ICT e sicurezza informatica.

Per Poste Italiane si tratta di un riconoscimento che consolida il ruolo del gruppo come riferimento nazionale nelle politiche di disability management e inclusione lavorativa. Un impegno che il Gruppo rivendica come parte integrante della propria missione: costruire un ambiente equo, rispettoso e accessibile, in cui ciascuna persona possa trovare condizioni adeguate per crescere e contribuire alla vita aziendale.

Un percorso che oggi ottiene un attestato formale, ma che – per una realtà con oltre centoquarant’anni di storia – rappresenta soprattutto una scelta culturale destinata a durare.