Nella mattina di domenica 2 novembre, presso la sede del Comando Provinciale dei Carabinieri di Oristano, intitolata all’Appuntato Scelto UPG Renzo Lampis, Medaglia d’Argento al Valor Militare, si è svolta la cerimonia di commemorazione dedicata ai militari caduti in guerra e nel dopoguerra nell’adempimento del dovere.
Un rito di memoria e di riconoscenza che ha unito autorità civili, militari e religiose nel segno del dovere e del sacrificio. Alla cerimonia hanno preso parte il Comandante Provinciale, il Prefetto Salvatore Angieri, l’Assessore comunale di Oristano Ivano Cuccu, il Sindaco di Zeddiani e Vicepresidente della Provincia di Oristano, Claudio Pinna, il Questore Giovanni Corrado Marziano, i vertici provinciali delle Forze di Polizia, i rappresentanti dell’Associazione Nazionale Carabinieri e, in forma particolarmente toccante, i congiunti dei militari: Appuntato Scelto Renzo Lampis, Carabiniere Umberto Erriu e Appuntato Antioco Deiana.
Nel corso della cerimonia è stata deposta una corona d’alloro in onore dei caduti, simbolo della gratitudine e della continuità della memoria. Le parole pronunciate in ricordo di quei militari hanno restituito la misura del loro coraggio, del senso del dovere e dell’amore per la Patria, che non si esprime soltanto nella guerra ma anche nel quotidiano servizio allo Stato.
A conclusione della cerimonia, si è tenuto lo svelamento della targa commemorativa posta all’ingresso della caserma, recante la nuova intitolazione “Caserma Renzo Lampis”, donata dall’Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia.
Il momento finale è stato dedicato al raccoglimento e alla preghiera, officiata da Padre Bogdan Franczak del convento di San Francesco di Oristano, che ha invitato i presenti a ricordare come il sacrificio dei militari rappresenti non solo un atto di eroismo individuale, ma un patrimonio morale collettivo.
La cerimonia si è chiusa nel silenzio solenne della memoria, con la consapevolezza che la divisa non è solo un simbolo, ma una promessa: quella di servire la Repubblica fino all’estremo dovere.