La Sardegna è protagonista a Marmomac, la più importante fiera mondiale dedicata alla filiera dei materiali lapidei, in programma a Verona dal 23 al 26 settembre. L’evento, con oltre 1.400 espositori provenienti da 50 Paesi e 50mila visitatori attesi, rappresenta il principale crocevia internazionale del settore.
Sette le aziende isolane presenti, provenienti da Orosei, Abbasanta, Buddusò, Ittiri e Sedilo, accompagnate nello stand istituzionale dalla Regione Sardegna e dall’assessore dell’Industria Emanuele Cani.
«L’Italia è il secondo esportatore mondiale di materiali lapidei e il primo per quanto riguarda le tecnologie, una filiera che genera un fatturato di oltre 4,5 miliardi di euro, con 3.200 aziende e circa 34mila addetti», ha dichiarato Cani. «In questo contesto la Regione intende promuovere un comparto che anche in Sardegna, dopo la crisi degli anni passati, mostra oggi prospettive di sviluppo incoraggianti. Con la presenza a Marmomac vogliamo sostenere le imprese sarde nell’approccio a un nuovo scenario di crescita, che adotti innovazioni di processo e prodotto per aprirsi a nuovi mercati».
Gli imprenditori isolani, attivi sia nell’estrazione di materiale grezzo sia nella lavorazione del prodotto finito, hanno a disposizione uno spazio espositivo per presentare le proprie produzioni e intercettare buyer internazionali.
Nello stand della Regione, ieri, è arrivato anche il ministro per gli Affari europei, il PNRR e le Politiche di coesione Tommaso Foti. Nel pomeriggio, l’assessore Cani è intervenuto al confronto sul tema “Marmo e circolarità”, illustrando il quadro del settore lapideo sardo e le opportunità legate al riutilizzo degli scarti di lavorazione.
In Sardegna sono attive oggi 73 cave: 48 di granito, 12 di calcari e marmi, 10 di basalti e trachiti, 2 di lastrati e una di arenaria. Numeri che confermano il peso del comparto nell’economia isolana e le potenzialità di un settore che guarda con rinnovata fiducia al futuro.