Alghero Ticket, Cardi e Di Gangi (FdI): “Decisione unilaterale e intempestiva. Il turismo non si governa dall’alto”

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L’aumento delle tariffe dell’Alghero Ticket scatena la reazione di Fratelli d’Italia, che attraverso il coordinatore cittadino Pino Cardi e il responsabile regionale del Dipartimento Turismo Marco Di Gangi chiede l’immediata sospensione dei rincari annunciati dalla Fondazione Alghero, presieduta da Graziano Porcu (M5S), e dall’amministrazione comunale guidata da Raimondo Cacciotto.

La decisione, comunicata a stagione turistica già avviata, porta il biglietto individuale da 25 a 35 euro e quello famiglia da 50 a 70 euro, senza alcun confronto preventivo con gli operatori del territorio.

“Una scelta intempestiva, che rischia di compromettere la fiducia e la collaborazione tra pubblico e privato – afferma Pino Cardi –. E che appare ancor più grave se si considera che Consorzio Turistico Riviera del Corallo e associazioni di categoria hanno appreso delle nuove tariffe soltanto a mezzo stampa, senza essere minimamente consultati”.

FdI ricorda che l’Alghero Ticket fu istituito nel 2021 durante la delega al turismo di Marco Di Gangi, con l’obiettivo di valorizzare l’offerta culturale e naturalistica della città in stretta sinergia con gli operatori.

“L’obiettivo era duplice: sostenere la promozione turistica e rendere fruibili e accessibili i siti di interesse, grazie anche alla piattaforma Alghero Experience, costruita in collaborazione con il Consorzio – sottolinea Di Gangi –. Una strategia efficace, che nel 2024 ha dato risultati concreti anche grazie all’impegno dell’assessorato al turismo”.

Fratelli d’Italia denuncia che, al contrario, la gestione attuale continua a essere “chiusa, poco trasparente e poco rispettosa di chi opera quotidianamente nel settore”. Per questo, “aumentare le tariffe nel pieno della stagione, con pacchetti turistici già venduti e contratti in essere, è un errore strategico”, afferma ancora Cardi.

Il partito chiede ora che si riapra il confronto con Consorzio e associazioni di categoria: “Il turismo è un bene comune e va governato con metodo e partecipazione, non con decisioni calate dall’alto. È in gioco la credibilità della destinazione Alghero”, concludono Cardi e Di Gangi.