Il Colle Sant'Elia, un tempo oasi naturalistica e punto di riferimento paesaggistico di Cagliari, si trova oggi al centro di un dibattito acceso che ne evidenzia il degrado e le potenzialità inespresse. La preoccupazione è palpabile tra i cittadini, stanchi di assistere a scempi ambientali e ad una gestione dei fondi pubblici che sembra privilegiare interessi discutibili a discapito del bene comune.
La recente proposta di installare pannelli fotovoltaici sul colle ha sollevato un'ondata di indignazione. Un'idea che, se realizzata, comprometterebbe irrimediabilmente un ecosistema prezioso, trasformando un polmone verde in un'area industriale. Questa vicenda, solo l'ultima di una serie, riaccende i riflettori sullo stato di abbandono di intere zone della città.
Emblematiche sono le case in disuso, retaggio di un passato militare ormai lontano. Queste strutture fatiscenti rappresentano non solo un deturpamento paesaggistico, ma anche un pericolo tangibile per la sicurezza dei cittadini. Si attende forse una tragedia, ci si chiede con amarezza, prima che le autorità si decidano a intervenire e a bonificare un'area da anni trascurata?
L'amara constatazione è che, mentre ingenti risorse vengono destinate a progetti discutibili – si pensi alla controversa mega struttura alberghiera in Via Roma o a parchi come quello della Scaffa, giudicati da molti privi di reale valore e utilità – luoghi come Sant'Elia restano nell'incuria. L'idea che i finanziamenti, siano essi europei, regionali o statali, debbano servire a migliorare la città e non a consolidare scambi di favori politici, sembra ancora lontana dall'essere compresa appieno.
La critica si rivolge anche all'amministrazione cittadina, con la figura del Sindaco Massimo Zedda messa in discussione per l'incapacità percepita di organizzare e gestire al meglio le situazioni complesse. E mentre il dibattito politico sulla Giunta regionale e il destino della Presidente Todde anima le cronache, la cittadinanza è unita da un'unica, pressante richiesta: svegliarsi.
Il Colle Sant'Elia, con la sua posizione strategica e la sua bellezza intrinseca, potrebbe essere trasformato in un punto di eccellenza per Cagliari. Si auspica la creazione di un parco naturale, dotato di personale qualificato per accogliere e assistere i turisti, valorizzando così il patrimonio naturalistico e storico. Ma le proposte vanno oltre: perché non immaginare il colle come un ritrovo per ragazze madri, un luogo di accoglienza e supporto in un contesto di serenità e natura?
È tempo di agire con lungimiranza e concretezza, affinché i fondi disponibili vengano impiegati per il vero progresso della città, per progetti che abbiano un impatto positivo sulla vita dei cagliaritani e che restituiscano a luoghi come il Colle Sant'Elia la dignità e la bellezza che meritano.
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