GrIG: Cagliari, giù le mani dal Colle di S. Ignazio!

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L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) ha inviato (2 luglio 2025) una specifica richiesta di revisione e di annullamento parziale in autotutela del bando emanato dalla Difesa Servizi s.p.a. (società in house del Ministero della Difesa) per la concessione pluriennale di vari siti del demanio militare per ubicarvi impianti di produzione energetica fotovoltaica. Coinvolti i Ministeri della Difesa, dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, della Cultura, la Regione autonoma della Sardegna, il Comune di Cagliari e la stessa Difesa Servizi s.p.a. Fra i vari siti elencati nell’Allegato 3 - Elenco siti gara (604.09 KB) del bando Energia 5.0. disciplinare di gara, a procedura aperta, per la valorizzazione, mediante concessione, di sedimi militari per l’installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili anche da cedere al costituendo soggetto di cui all’articolo 20 del decreto legge n. 17 del 1 marzo 2022 (scadenza 15 ottobre 2025) c’è anche il sito Aree esterne comprensorio MM (Marina Militare, n.d.r.) in località Borgata S. Elia - Colle S. Ignazio, in Comune di Cagliari.

  Se è vero che la società Difesa Servizi ha realizzato un’ottima scelta con la copertura in pannelli fotovoltaici di numerosi edifici militari nelle caserme lungo il Viale Poetto, a breve distanza ha preso un’iniziativa che definire scempio annunciato costituisce un complimento: l’affidamento in concessione di ben 37 ettari sul versante del Colle di S. Ignazio che guarda verso S. Elia per la realizzazione di una centrale fotovoltaica. L’area è di rilevante valore ambientale, paesaggistico e storico-culturale. Tutelata interamente con il vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.) e in parte con il vincolo idrogeologico (regio decreto legge n. 3267/1923 e s.m.i.), vede vari beni culturali formalmente vincolati, quali il Forte di S. Ignazio (XVIII sec.), la Torre costiera del Prezzemolo (XVI sec., la Torre dei Segnali (XVI sec.), la Batteria antiaerea C-135 (XX sec.), che meritano salvaguardia e accorta valorizzazione. L’intera area è classificata per legge non idonea all’ubicazione di impianti di produzione energetica da fonte fotovoltaica in quanto rientra nella fascia di rispetto di cinquecento metri da vincoli ambientali e/culturali (art. 6, comma 1°, del decreto-legge n. 50/2022, convertito con modificazioni e integrazioni nella legge n. 91/2022 e s.m.i.), classificazione rimarcata dalla giurisprudenza amministrativa (vds. T.A.R. Sardegna, Sez. I,20 giugno 2025, n. 572; T.A.R. Sardegna, Sez. I, 1 ottobre 2024, n. 671; T.A.R. Umbria, Sez. I, 6 agosto 2024, n. 592) e dalla legge regionale Sardegna n. 20/2024.

  L’inclusione del sito nel bando della società Difesa Servizi ha provocato parecchie reazioni negative, ma è necessario rimarcare l’impossibilità sul piano giuridico di una destinazione alla produzione energetica da fonte fotovoltaica. E, in ogni caso, c’ sempre da domandarsi che senso abbia una politica energetica senza concreta pianificazione delle esigenze e della gestione del territorio: in proposito, qui l’attuale situazione del complesso rapporto fra energia e territorio e le proposte del GrIG: Quali soluzioni per una transizione energetica che realmente rispetti l’ambiente e il territorio?