Cagliari, giornata di lotta sotto l’Assessorato alla Sanità: «Subito le stabilizzazioni!»

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Non è bastato il caldo soffocante di luglio a fermare la determinazione dei 26 Operatori Socio Sanitari (OSS) esclusi dalla stabilizzazione della ASL di Cagliari. Questa mattina, davanti all’Assessorato regionale alla Sanità, si è tenuta una manifestazione che ha visto una partecipazione compatta e decisa.

Professionisti che durante l’emergenza Covid-19 hanno rappresentato un baluardo silenzioso e indispensabile, oggi chiedono con forza ciò che ritengono un diritto: un contratto stabile, la fine dell’incertezza.

«Abbiamo avuto un immediato riscontro dall’onorevole Daniele Cocco, che ha sostituito l’assessore alla Sanità Bartolazzi, assente per impegni istituzionali. Dopo aver ascoltato le nostre preoccupazioni riguardo alle lungaggini burocratiche, abbiamo richiesto un segnale politico e ci ha garantito che solleciterà il Commissario Straordinario della ASL di Cagliari a procedere con celerità secondo le indicazioni fornite dalla delibera assessoriale», ha spiegato Gianfranco Angioni, portavoce del comitato dei precari e rappresentante USB Sanità.

Parole che lasciano intravedere uno spiraglio, ma che non cancellano la fatica accumulata. Angioni ha ricordato l’instabilità che caratterizza la quotidianità di questi lavoratori: «Senza una stabilizzazione che consenta loro di avere un contratto di lavoro dignitoso, questi operatori sono costretti a vivere nell’incertezza. La situazione è insostenibile e richiede un intervento immediato e decisivo».

Dietro la freddezza delle cifre, ci sono volti, famiglie, storie. «Dietro ogni numero ci sono persone, famiglie e speranze», ha sottolineato ancora Angioni. «È fondamentale prestare la massima attenzione. Questi lavoratori rappresentano una risorsa preziosa per il nostro sistema sanitario e meritano risposte tempestive; non possono essere relegati nell’oblio».

La mobilitazione odierna non è stata vana. Grazie alla pressione dei manifestanti, è arrivata una risoluzione regionale che garantisce la priorità nello scorrimento delle graduatorie di stabilizzazione su tutto il territorio sardo. Un risultato importante che consente anche di individuare coloro che hanno maturato i requisiti per l’assunzione, in linea con il piano di fabbisogno del personale.

«La manifestazione di oggi segna un passo cruciale; abbiamo ottenuto ulteriori garanzie», ha concluso Angioni. «Tuttavia, la nostra lotta non è ancora finita. Siamo pronti a organizzare un nuovo presidio presso la ASL di Cagliari per sollecitare al Commissario Straordinario un cronoprogramma delle stabilizzazioni, affinché gli OSS e le loro famiglie possano finalmente vivere nella sicurezza e nella dignità che meritano».

Oggi non si è trattato solo di numeri o graduatorie: in piazza, sotto il sole, si è vista la dignità di chi non si rassegna a restare invisibile.