Alghero, intervento d’emergenza al Pronto Soccorso: salvata una turista incinta alla 34ª settimana — madre e figlia fuori pericolo grazie alla prontezza dei medici

Ospedale Civile

Un dramma sfiorato, trasformato in un miracolo della medicina e della prontezza umana. Nella mattinata di ieri 29 giugno, una turista al settimo mese di gravidanza si è presentata al Pronto Soccorso dell’Ospedale Civile di Alghero in condizioni gravissime, a causa di un distacco di placenta. Un quadro clinico critico che non lasciava margini di attesa: la vita della donna e della bambina era appesa a un filo.

A muoversi come un unico organismo, l’intera macchina ospedaliera. Dalla prima accoglienza al Pronto Soccorso all’intervento chirurgico d’urgenza, passando per il lavoro fondamentale degli anestesisti e degli specialisti del reparto di Ostetricia e Ginecologia. In tempi strettissimi, è stato effettuato un taglio cesareo d’urgenza che ha permesso di salvare entrambe le vite.

La neonata, subito stabilizzata, è stata poi trasferita con un’ambulanza attrezzata e accompagnata da un’équipe specializzata al reparto di Neonatologia dell’Ospedale di Sassari, dove riceverà le cure necessarie per le prossime settimane.

«Un intervento magistrale sotto ogni punto di vista – ha dichiarato Christian Mulas, Presidente della Commissione consiliare alla Sanità – che dimostra la prontezza, la competenza e l’umanità dei nostri medici. Alghero può e deve essere orgogliosa di questi professionisti. Ringrazio la Direzione dell’ospedale per il coordinamento, insieme ai medici, agli anestesisti e a tutto il personale sanitario per il lavoro encomiabile svolto in una situazione tanto delicata».

Parole che non suonano come retorica, ma come un riconoscimento doveroso a chi, dietro camici e mascherine, combatte ogni giorno battaglie silenziose.

«Oggi – conclude Mulas – possiamo a gran voce rilanciare la richiesta per la riapertura del punto nascita ad Alghero. I nostri professionisti sono pronti: lo hanno dimostrato ancora una volta con i fatti».

Un episodio che diventa simbolo: un grido di speranza e una chiamata alle istituzioni affinché la sanità locale non venga considerata un lusso, ma un diritto irrinunciabile. E mentre madre e figlia iniziano insieme il loro cammino di vita, la città di Alghero stringe idealmente le mani di chi, questa mattina, ha saputo trasformare un possibile dramma in un lieto fine.