È stato identificato il responsabile dell’incendio che lo scorso 2 giugno ha interessato un’area di circa due ettari nelle campagne di Santa Giusta, in località Straccoxius. Si tratta di un ottantenne del luogo, proprietario di un fondo agricolo con annesso allevamento suino ad uso domestico, regolarmente autorizzato.
Il personale della Stazione Forestale di Marrubiu, intervenuto con tempestività insieme al Corpo forestale GAUF, Forestas e ai Vigili del Fuoco di Oristano, ha impedito che le fiamme – che si stavano avvicinando pericolosamente ad alcune abitazioni – si propagassero ulteriormente, limitando i danni e scongiurando un disastro.
L’evento, definito tecnicamente un incendio di interfaccia, ha coinvolto un’area mista di seminativi ed eucalipteti in contatto diretto con insediamenti umani. In simili contesti, oltre al pericolo delle fiamme, si aggiunge quello rappresentato dalla combustione di rifiuti plastici e materiali abbandonati, con rilascio di gas tossici per la salute pubblica.
Grazie all’attività investigativa della pattuglia forestale, è stato possibile risalire con chiarezza all’origine del rogo. L’incendio sarebbe stato innescato da un’azione colposa: nel fondo agricolo venivano illecitamente inceneriti rifiuti domestici, come contenitori in cartone e plastica usati per alimentare i suini.
Le fiamme si sarebbero propagate da un cumulo di stallatico, materiale organico altamente combustibile, che, sotto condizioni climatiche favorevoli come temperature elevate e vento di scirocco, avrebbe favorito la ripresa del fuoco anche a distanza di giorni.
Il proprietario è stato deferito all’Autorità Giudiziaria e dovrà rispondere di:
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gestione illecita di rifiuti ai sensi dell’art. 256, comma 1, del D.lgs. 152/2006;
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incendio colposo, per non aver predisposto adeguate fasce di protezione antincendio, come previsto dalle Prescrizioni Regionali.
L’episodio richiama l’attenzione sull’importanza della prevenzione e della gestione responsabile delle aree rurali. Il Corpo forestale e di vigilanza ambientale sottolinea come imperizia, superficialità e inosservanza delle norme possano generare danni gravi e coinvolgere la collettività, oltrepassando i confini delle singole proprietà.
Infine, si rinnova l’appello alla cittadinanza a collaborare attivamente con le autorità, segnalando comportamenti a rischio e adottando pratiche corrette per contribuire alla tutela del paesaggio e della sicurezza pubblica in tutta l’isola.