Oristano: a luglio la mostra “Hope around. New York graffiti” porta i pionieri della street art al Foro Boario

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A distanza di mezzo secolo dalla nascita del graffiti writing newyorkese, Oristano ospita un’esposizione che riporta in primo piano il fenomeno che ha segnato in profondità l’arte urbana contemporanea. Dal 18 luglio al 25 ottobre 2025, negli spazi del Foro Boario, sarà visitabile la mostra Hope around. New York graffiti, curata da Fabiola Naldi, nell’ambito del festival Dromos.

La mostra presenta per la prima volta la collezione privata di Pietro Molinas Balata, comprendente quaranta opere su tela e tre scatti fotografici firmati da Martha Cooper, Robert Herman e Sophie Bramly. Una selezione che documenta il periodo pionieristico del movimento, dagli anni Settanta in avanti, quando i giovani writer newyorkesi iniziarono a trasformare i muri e i vagoni della metropolitana in superfici d’espressione.

In esposizione compaiono nomi che hanno fatto la storia di questo linguaggio visivo: da Rammellzee a Phase 2, da Futura 2000 a Fab 5 Freddy, passando per Blade, Lee, Crash, Daze, Toxic, Kool Koor, fino ai più recenti How & Nosm. Figure che hanno contribuito a spostare il writing dai tunnel della metropolitana alle gallerie d’arte, aprendo un dibattito destinato a proseguire ancora oggi: fino a che punto il passaggio dallo spazio illegale a quello istituzionale ha modificato la natura originaria di questa forma d’arte?

Come ricorda la curatrice Naldi, questi artisti «hanno portato il grado stilistico del graffiti writing a una sofisticazione espressiva mai vista». Non si trattava soltanto di ribellione o di rivendicazioni identitarie, ma di un linguaggio nuovo, capace di incidere sulla cultura visiva ben oltre il suo contesto di nascita.

Negli anni Ottanta, il graffitismo approdò anche in Italia, grazie alla mostra Arte di frontiera. New York graffiti organizzata nel 1984 a Bologna da Francesca Alinovi, fra le prime studiose a cogliere la portata artistica e culturale del fenomeno. Oggi, quarant’anni dopo, Hope around prosegue idealmente quel percorso.

«Il graffitismo possiede l’essenza propria del movimento artistico riconosciuto dalle istituzioni, in quanto dotato di un’estetica originale e riconoscibile», afferma Pietro Molinas Balata. E aggiunge: «Nasce senza rassomigliare a niente altro, distaccandosi dalle precedenti correnti artistiche del Novecento».

L’esposizione sarà visitabile tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19. Il biglietto d’ingresso è fissato in 5 euro.