Una giornata di grande ippica e di forte significato per l’allevamento italiano si è svolta lo scorso 14 giugno all’Ippodromo di Chilivani. In occasione della riunione clou della stagione, davanti a un pubblico numeroso e appassionato, il Fondo FIA ha consegnato un assegno di 2.000 euro al vincitore della corsa riservata ai migliori purosangue inglesi di due anni, rigorosamente nati in Italia.
Non si è trattato solo di una premiazione sportiva, ma di un segnale concreto e simbolico a difesa dell’allevamento nazionale. Nel suo intervento, Salvatore Bruno, consigliere delegato FIA, ha sottolineato con decisione il senso profondo dell'iniziativa: tutelare e sostenere i puledri realmente nati sul suolo italiano, distinguendoli da quelli che, pur formalmente registrati come "nati in Italia", in realtà vedono la loro origine all’estero, grazie a una normativa che consente la registrazione italiana anche per i puledri partoriti fuori dai confini nazionali.
«È con grande emozione e orgoglio che oggi celebriamo un traguardo importante per il mondo dell’allevamento e dell’ippica italiana», ha dichiarato. «Dopo quattro anni siamo riusciti a riportare il Trofeo FIA anche all’Ippodromo di Chilivani – un simbolo prestigioso del nostro impegno per la valorizzazione della razza equina italiana e per la promozione degli stalloni iscritti nel circuito FIA.»
Il ritorno del trofeo a Chilivani è stato definito come «non solo un punto d’arrivo, ma un nuovo inizio», grazie al lavoro svolto dal Fondo Stalloni Italiani con serietà e visione a lungo termine per rilanciare il comparto. Non sono mancati i ringraziamenti al Consiglio del FIA e ai suoi componenti, a partire dal presidente Mattia Cadrobbi, alla vicepresidente dottoressa Alessandra Vagliani, ai consiglieri Guido Berardelli, avvocato Romina Pinna e dottoressa Marina Monassi, per il contributo fornito in questi anni.
Parole di riconoscenza sono state rivolte anche al presidente dell’Ippodromo di Chilivani, Alessandro Beccu, per l’accoglienza e l’organizzazione dell’evento in una cornice considerata emblematica per il settore.
«Questo trofeo è il simbolo di una ritrovata fiducia e di una nuova energia che ci anima», ha concluso Salvatore Bruno. «Il futuro del cavallo italiano è nelle nostre mani, e oggi ne abbiamo dato un segnale forte e chiaro.»
La giornata, baciata dal sole e accompagnata da un pubblico numeroso, ha confermato ancora una volta il ruolo centrale dell’Ippodromo di Chilivani come punto di riferimento per l’allevamento e l’ippica italiana.