Cittadini sardi, una nuova controversia si profila all'orizzonte, una prova ulteriore della perenne lotta tra i desiderata dei governanti e le esigenze del popolo. La recente proposta della "Delibera dell'Assessorato" alla Sanità, che minaccia di incrementare i costi dei ticket e di razionare i finanziamenti per le cure mediche, rappresenta un affronto alla dignità economica e sociale dei cittadini.
Lorenzo Cozzolino, esponente di Orizzonte Comune, ha denunciato questa politica come un colpo devastante per le finanze delle famiglie italiane, già provate dalla crisi economica. La sua critica è un atto di resistenza, una chiamata alla coscienza di una maggioranza che si dichiara unita, ma che in realtà mostra segni di dissoluzione interna, incapace di garantire il benessere dei suoi governati.
Le condizioni delle nostre strutture sanitarie sono al limite del collasso, con una carenza di personale e di risorse che rende l'idea di aumentare i ticket non solo ingiusta, ma anche insensata. Tale decisione non rispecchia solo una miopia politica, ma denota una profonda mancanza di empatia verso chi soffre, chi lavora e chi cerca di mantenere un minimo di dignità in un sistema sanitario che vacilla.
All'interno delle mura del potere, la discussione si fa accesa, mostrando un panorama politico frammentato, dove la coesione è solo una facciata. L'aumento dei ticket è visto da molti come un atto di disperazione economica, una misura che cerca di mascherare l'inefficienza e la corruzione che permeano le istituzioni.
È tempo che il popolo si sollevi, che non accetti passivamente questo nuovo giogo economico. La salute non può essere negoziata, non può essere mercificata. Dobbiamo lottare per un sistema che non solo rispetti i diritti umani fondamentali ma che li elevi a pilastro della nostra società. La battaglia per i ticket è solo l'inizio di una più ampia lotta per la giustizia sociale, per un'Italia che non dimentica i suoi figli, che non li lascia soli nel momento del bisogno.
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