La Sardegna è attraversata da una grave crisi nel settore agricolo, aggravata dai ritardi nei pagamenti dei saldi PAC 2024. La denuncia arriva direttamente dall’Associazione Centro Studi Agricoli, con una lettera firmata dal presidente Tore Piana e indirizzata alla Presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, e all’Assessore all’Agricoltura Gianfranco Satta. Nella lettera, inviata il 21 dicembre 2024, si evidenziano le gravi difficoltà in cui versano migliaia di aziende agricole, penalizzate da un sistema gestionale inefficiente e da anomalie che, di fatto, hanno escluso o fortemente ridotto i pagamenti dovuti.
Le criticità segnalate riguardano in particolare terreni classificati in modo errato dal sistema informatico AGEA/SIAN/ARGEA. Oliveti ultracentenari trasformati in bosco, terreni seminativi con qualche cespuglio isolato trattati come aree boschive, pascoli cespugliati anch’essi riconvertiti: errori che hanno lasciato circa 7.000 aziende escluse dai pagamenti e altre 8.000 con somme irrisorie rispetto ai 15-20 mila euro attesi.
Nonostante l’annuncio di un accordo tra Regione Sardegna e AGEA, i fondi continuano a non arrivare. I produttori speravano in un primo saldo prima delle festività natalizie, ma dal comunicato congiunto di ARGEA e dell’Assessorato all’Agricoltura non è emersa alcuna data certa. La preoccupazione tra gli agricoltori è che i pagamenti possano essere rinviati addirittura a marzo o aprile, dopo una lunga istruttoria e la ricezione di una PEC prevista per gennaio.
Tore Piana sottolinea come queste difficoltà si aggiungano a un contesto già precario, segnato dalla diffusione del virus della Blue Tongue e dalla siccità che ha colpito duramente la Sardegna. La situazione è definita "drammatica", con aziende che non riusciranno a rispettare le scadenze dei mutui e delle rate INPS previste per fine anno.
Per far fronte all’emergenza, l’associazione propone misure straordinarie, come una moratoria sui contributi INPS, sulle cambiali agrarie e sui mutui agrari, da richiedere urgentemente al Governo nazionale.
La lettera evidenzia inoltre problemi di trasparenza nei pagamenti effettuati da ARGEA, sia per i fondi FEAGA che FEASR. Non viene specificato a quale misura si riferiscono le somme erogate né le percentuali di pagamento, obbligando gli agricoltori a rivolgersi ripetutamente agli sportelli CAA o ARGEA per ottenere chiarimenti, con un notevole dispendio di tempo e risorse. L’associazione propone che, in futuro, i pagamenti siano accompagnati da dettagli precisi per evitare ulteriori disagi.
La lettera si conclude con un appello alla Presidente Todde affinché intervenga urgentemente per risolvere la crisi e con la richiesta di un calendario dettagliato che indichi le date programmate per la soluzione delle anomalie e l’erogazione dei saldi. La situazione attuale, sottolinea Piana, richiede un intervento immediato per salvaguardare un settore cruciale per l’economia e la società sarda, già messo a dura prova da eventi straordinari.
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