Salari bassi, caro bollette e sanità inefficiente: la Sardegna più povera secondo il rapporto Caritas

-
  La Sardegna registra un triste aumento delle famiglie in difficoltà economica. Sono almeno 118mila nel 2023, con un incremento di 9mila unità rispetto all’anno precedente. Il tasso di povertà dell’Isola, pari al 15,9%, supera di gran lunga la media nazionale del 9,7%. Questo è quanto emerge dal “Rapporto diocesano su povertà ed esclusione sociale 2024” della Caritas diocesana di Cagliari, presentato in Consiglio regionale. A pesare sulle famiglie sarde sono i rincari delle bollette, soprattutto quelle energetiche legate alla crisi internazionale, i bassi salari e le difficoltà nell’accesso alla sanità pubblica, problematiche che si sono aggravate simultaneamente e in modo acuto. 

  Nel 2024, i contatti con i servizi della Caritas cagliaritana hanno superato quota 180mila, in aumento di 20mila rispetto al 2023. Solo il servizio mensa ha fornito oltre 121mila pasti tra ottobre 2023 e settembre 2024, con una media di 192 pasti al giorno. Anche le mense di Settimo San Pietro, Sinnai e Maracalagonis hanno erogato quasi 35mila pasti, a cui si aggiungono i servizi offerti da altre realtà, come le suore di Madre Teresa di Calcutta e del Buon Pastore. Tra gli altri numeri significativi, più di 13mila pacchi alimentari distribuiti, quasi 1.500 contatti del Centro Kepos dedicato ai migranti e oltre 1.500 visite mediche presso lo Studio polispecialistico. Aumenta anche il numero di donne che si rivolgono ai servizi Caritas, mentre gli uomini mostrano problemi legati ai rapporti familiari. "Le nostre azioni di solidarietà siano di esempio per gli altri - ha dichiarato l'arcivescovo di Cagliari, mons. Giuseppe Baturi - possiamo fare appelli a istituzioni e a tutti ma è importante quello che facciamo noi". 

  Il presidente del Consiglio regionale, Piero Comandini, ha sottolineato la necessità di agire: "La povertà in Sardegna è in continua crescita, ben oltre la media nazionale. È il momento di trasformare i numeri in azioni. Basta voltarsi dall'altra parte, ognuno di noi deve essere protagonista della solidarietà". La situazione delineata dal rapporto Caritas è impietosa e richiede interventi concreti. Mentre i numeri tracciano un quadro desolante, le parole di Baturi e Comandini evidenziano l’urgenza di una risposta collettiva e determinata per combattere l’esclusione sociale e restituire speranza a chi vive in difficoltà.