Una vicenda sconvolgente ha scosso Olbia, portando alla luce una realtà di violenze domestiche e abusi sessuali che lasciano senza parole. Un uomo di 46 anni è accusato di aver costretto la moglie, 47enne, a subire un rapporto sessuale a tre in cambio di cocaina, il tutto davanti alla figlia minorenne, disabile. Non solo: la ragazza sarebbe stata vittima di abusi sessuali da parte di altri due uomini, in uno scenario che descrive un degrado umano e sociale spaventoso.
Secondo le accuse mosse dalla Procura di Tempio Pausania, l’uomo avrebbe trasformato la vita della sua famiglia in un incubo costante. La moglie, ripetutamente insultata, schiaffeggiata e strattonata, era privata della libertà personale e dei contatti con i suoi parenti. Le sue risorse economiche venivano interamente controllate dal marito, compresi i guadagni del suo lavoro e quelli destinati alla figlia. Un’esistenza segnata dalla paura e dall’oppressione, culminata in episodi di violenza sessuale perpetrati davanti agli occhi della figlia minore.
La Procura ha chiuso le indagini, chiedendo il rinvio a giudizio per il 46enne, accusato di maltrattamenti, violenza sessuale di gruppo e somministrazione di sostanze stupefacenti alla figlia. Secondo quanto emerso, l’uomo avrebbe portato la ragazzina in locali pubblici, anche notturni, esponendola a situazioni che avrebbero poi portato agli abusi da parte di altri due uomini, ora anch’essi accusati.
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