Centro Studi Agricoli: un colpo duro al comparto agricolo sardo, tra lentezze regionali e accanimento politico

Tore Piana
  La mancata dichiarazione dello stato di calamità naturale per siccità da parte del Ministero delle Politiche Agricole è una ferita aperta per la Sardegna. Un atto che, per il Centro Studi Agricoli, ha il sapore amaro di un accanimento politico contro una regione già duramente provata. Non solo, la vicenda è il risultato di una gestione lenta e inadeguata da parte dell’Assessorato regionale all’Agricoltura, che ha mancato di instaurare un dialogo forte e costante con il Ministero, elemento cruciale in una situazione tanto delicata. Il presidente del Centro Studi Agricoli, Tore Piana, non usa mezzi termini: "È gravissimo ciò che è accaduto. 

  Non ci saremmo mai aspettati un respingimento di questa portata. Il governo nazionale ha compiuto un atto di incomprensibile durezza, ma la Regione non è stata capace di fare la sua parte in maniera efficace." Secondo Piana, il mancato riconoscimento della calamità naturale mette in ginocchio gli agricoltori sardi, che ora rischiano di non poter usufruire di aiuti fondamentali come il fondo AGRICAT e gli sgravi contributivi. Misure, queste, che sarebbero state vitali per fronteggiare una siccità che ha decimato raccolti e messo a rischio interi allevamenti. 

  A complicare ulteriormente la questione c'è l'inadeguata reazione della Regione. Secondo Piana, la Legge Regionale dell’8 agosto 2024, che dovrebbe prevedere indennizzi e aiuti immediati, come i voucher per gli agricoltori e allevatori, è di fatto paralizzata dalla mancanza del riconoscimento dello stato di calamità. "Ho seri dubbi che questi aiuti possano essere applicabili senza il supporto del governo nazionale," aggiunge il presidente, preannunciando un futuro ancora più incerto per il comparto agricolo sardo. Ma il danno non è solo economico. La mancata azione rischia di lasciare ferite profonde anche sul piano politico. "È tempo che l'Assessore all'Agricoltura e la stessa Presidente della Regione, On. Todde, intervengano personalmente, riprendendo il dialogo con il Ministero delle Politiche Agricole e il Governo. Continuare con questo muro contro muro significa solo condannare la nostra agricoltura a una crisi ancora più profonda," conclude Piana.