Sestu: zio e nipote nei guai per una piantagione di marijuana

Carabinieri
  A Sestu, i Carabinieri hanno scoperto un'altra piantagione di marijuana, ma questa volta la storia ha un tocco quasi surreale: coinvolge un uomo di 38 anni e suo zio di 74. Il nipote si occupava della coltivazione, mentre l’anziano parente, proprietario del terreno, lasciava fare. Una complicità familiare che ha portato all’arresto del più giovane e alla denuncia del pensionato. 

  I fatti si sono svolti in un terreno agricolo in località "Rio Sassu", dove è stata individuata una serra con 71 piante di cannabis, alte tra gli 80 centimetri e 1,80 metri. Una coltivazione tutt’altro che improvvisata, come dimostra il materiale trovato sul posto: infiorescenze di marijuana, bilancia elettronica di precisione e attrezzi per il confezionamento della sostanza. Insomma, non si trattava certo di un passatempo. Le indagini, avviate da tempo, hanno permesso ai Carabinieri di individuare l’attività illecita e risalire ai due uomini. 

  Il nipote, secondo gli inquirenti, era il principale responsabile della gestione della piantagione, mentre lo zio – che aveva il compito di vigilare sulla sua proprietà – avrebbe chiuso un occhio, se non entrambi. Ora, il trentottenne è agli arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo, mentre il pensionato dovrà rispondere alle autorità. Una storia che, al di là della cronaca nera, lascia l'amaro in bocca: due generazioni unite non dal rispetto della legge, ma dall'illusione di poter aggirarla in nome di un facile guadagno.