Ad Alghero, in una serata che avrebbe dovuto essere come tante altre, il destino ha deciso diversamente. Un ragazzo, Cristian Martinez, di soli 16 anni ha trovato la morte lungo la strada che attraversa Punta Moro, in sella al suo scooter, forse di ritorno a casa, quando il destino gli ha teso un agguato nel rettilineo prima del passaggio a livello di Ungias. Uno scontro frontale con una motocarrozzella, ape car, ha interrotto bruscamente il cammino della sua giovane vita. Uno scenario straziante si è presentato agli occhi dei soccorritori e delle forze dell'ordine accorse sul posto.
Le circostanze esatte dell'incidente restano ancora avvolte nel dubbio: uno scontro con un altro mezzo, una caduta fatale. Sul posto sono accorsi i soccorsi e le forze dell'ordine, ma contro certi destini nemmeno la prontezza può nulla.
È una notizia che lascia senza parole, che riempie di dolore una famiglia e getta un'ombra su tutta la comunità. A 16 anni si dovrebbe avere il diritto di guardare al futuro, non di essere ricordati con rimpianto. Eppure, eccoci qui a chiederci come sia possibile che sulle nostre strade si consumino tragedie così ingiuste.
Le indagini faranno il loro corso, cercheranno di dare un senso all'insensato. Ma intanto resta il vuoto, il silenzio assordante che segue una vita spezzata troppo presto. Forse è il momento di riflettere seriamente sulla sicurezza stradale, sull'educazione dei giovani alla prudenza, sul controllo delle nostre vie.
Ad Alghero oggi non si contano solo i chilometri di asfalto, ma le lacrime di chi ha perso un figlio, un amico, un compagno di scuola. E mentre il sole tramonta su Punta Moro, resta solo una domanda sospesa nell'aria: cosa possiamo fare perché tragedie simili non accadano più?
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