Nella notte tra il 23 e il 24 settembre, la sede della Fondazione Enrico Berlinguer e del Partito Democratico in via Emilia a Cagliari è stata gravemente danneggiata da ignoti. Sono stati colpiti numerosi locali adibiti a uffici della Fondazione, del PD e di varie organizzazioni culturali e sociali. La polizia ha avviato prontamente le indagini per risalire ai responsabili di questo grave atto.
L'episodio ha suscitato una ferma condanna e solidarietà unanime da parte di esponenti politici di diversi schieramenti, uniti nella difesa della democrazia e della libertà di pensiero.
I consiglieri del gruppo "Uniti per Alessandra Todde" in Consiglio Regionale, Sebastian Cocco, Valdo Di Nolfo e Giuseppe Frau, hanno definito l'azione come un inaccettabile attacco alla democrazia e alla libertà di pensiero.
Hanno espresso massima solidarietà a tutte le attiviste e gli attivisti che lavorano per mantenere vivo uno spazio di dialogo e partecipazione essenziale per la comunità.
Il presidente della Fondazione Enrico Berlinguer, Tore Cherchi, e il legale rappresentante Gianni Piras hanno sottolineato la gravità dell'accaduto, considerando possibile una matrice politica, pur non escludendo altre ipotesi data la fase iniziale delle indagini. Hanno ringraziato le numerose persone che, con messaggi e visite sul posto, hanno espresso condanna dell'atto e solidarietà verso la Fondazione e gli altri soggetti politici e sociali colpiti. Un ringraziamento particolare è stato rivolto alla Presidente della Regione, Alessandra Todde, al Presidente del Consiglio regionale, Piero Comandini, al sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, al presidente del Consiglio comunale di Cagliari, Mario Arca, e ad altri esponenti politici che si sono recati sul posto. La Soprintendente archivistica della Sardegna, Monica Grossi, ha verificato personalmente la situazione degli archivi storici della Fondazione, fortunatamente non danneggiati.
Anche il Partito Democratico di Alghero con in testa il segretario cittadino Enrico Daga esprime la propria solidarietà agli amici e compagni del Partito Democratico di Cagliari, unitamente alla Fondazione Enrico Berlinguer e a tutti gli iscritti e simpatizzanti sardi del partito, per il grave atto di vandalismo subito. Questi gesti non solo danneggiano fisicamente gli spazi destinati al confronto e alla partecipazione democratica, ma rappresentano anche un attacco ai valori di civiltà e dialogo che il nostro partito difende da sempre con fermezza. In un momento storico in cui è fondamentale costruire ponti e lavorare per il bene comune, episodi di questo tipo sono inaccettabili e vanno fermamente condannati. Il PD continuerà a essere in prima linea nel difendere la democrazia, i diritti e la libertà di espressione, rinnovando il proprio impegno a favore di una politica inclusiva e rispettosa. Invitiamo tutte le forze politiche e sociali a condannare tali atti e a unirsi nel promuovere una cultura del rispetto e della partecipazione.
Anche Mimmo Pirisi presidente dell'assemblea del PD di Alghero esprime il suo disappunto per l'accaduto: "La notizia appresa dagli organi di stampa circa l'atto vile perpetrato
ai danni della sede storica del partito democratico Sardo di via Emilia
a Cagliari per opera di ignoti ci lascia esterrefatti e sgomenti e ci
riporta indietro agli anni più bui dell'Italia pr democratica, colpire
un luogo di confronto, partecipazione e dibattito simbolo della politica
sarda da tanti anni sede storica del partito comunista italiano ,poi pds
Ds e infine partito democratico e per noi democratici algheresi un colpo
al cuore, solo ieri nella nostra sede storica di via Mazzini in citta
abbiamo esercitato la volontà di dibattere e confrontarci in quanto
riconosciamo da sempre questi luoghi fondamentali alla democrazia
partecipata, ecco perche tutto ciò ci deve far riflettere su quello che
è successo a Cagliari e ci deve far alzare l'asticella dell'attenzione
ed insieme condannare questo atto vile contro la democrazia , ci
sentiamo vicini alle compagne e compagni di Cagliari, mai e poi mai
accetteremo in silenzio queste barbarie di stampo antidemocratico e
attendiamo fiduciosi le indagini delle digos sul caso.
Anche l'ANCI Sardegna ha manifestato la propria vicinanza attraverso un comunicato. La Presidente Daniela Falconi, il Presidente del Consiglio Regionale Francesco Spiga e altri rappresentanti hanno espresso massima solidarietà alla comunità del Partito Democratico per il preoccupante atto intimidatorio, condannando fermamente un gesto inqualificabile in un momento in cui tutte le istituzioni democratiche sono impegnate a lavorare per il bene della Sardegna."
Il deputato sardo del PD, Silvio Lai, ha definito l'assalto come un atto ignobile, evidenziando che colpire i luoghi di incontro e partecipazione equivale a sferrare un colpo alla vita democratica delle comunità. Ha auspicato una reazione ferma e tempestive indagini per assicurare alla giustizia gli esecutori delle azioni vandaliche, ribadendo l'impegno a riaprire quelle sedi senza arretrare di fronte a un episodio così abietto.
Paolo Truzzu, capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio regionale, ha condannato l'accaduto, affermando che le sedi politiche sono luoghi destinati al confronto civile e che è inaccettabile che subiscano simili atti violenti e vigliacchi.
Ha espresso solidarietà ai dirigenti e militanti del PD, indipendentemente dalla matrice dell'azione vandalica.
La sede di via Emilia è un luogo storico per la sinistra cagliaritana, ospitando non solo gli uffici della Fondazione Enrico Berlinguer e del Partito Democratico, ma anche numerose associazioni culturali e sociali. L'intera comunità politica sarda si è stretta intorno al PD e alla Fondazione, dimostrando che la difesa della democrazia e del dialogo è un valore condiviso oltre le appartenenze politiche.
Le indagini sono in corso per identificare i responsabili di questo atto vile e intimidatorio. La speranza comune è che simili episodi non si ripetano e che venga garantita la sicurezza dei luoghi dedicati al confronto democratico e alla partecipazione civile.