Cagliari si sveglia con un nuovo incubo tra le mani: la "cocaina rosa", un veleno esotico che ha già invaso le notti di mezza Europa, arriva anche qui. Conosciuta come "tusi", è un mix micidiale di ketamina e Mdma, e stavolta i carabinieri ci hanno messo il guinzaglio.
L’arresto è scattato nell’ambito di un’indagine approfondita del Nucleo Investigativo. Il protagonista? Un giovane cagliaritano di 28 anni, non proprio uno sconosciuto alle forze dell'ordine. Lo hanno fermato all'uscita di casa mentre, con l’aria di chi sta andando a fare la spesa, trasportava il suo carico prezioso, nascosto con astuzia in una bomboletta spray modificata.
Una volta scoperto il meccanismo, i carabinieri si sono trovati di fronte a un bel bottino: 80 grammi di Mdma, 35 grammi di "cocaina rosa" e 2.080 euro in contanti. Evidentemente, gli affari andavano a gonfie vele.
Ma non è finita qui. Le ricerche si sono estese alla sua abitazione, e lì sono saltati fuori altri 4.860 euro in contanti, insieme a poco meno di 30 grammi di Mdma e 6 grammi di "cocaina rosa". Le analisi del RIS di Cagliari hanno confermato la qualità del materiale sequestrato, segnando questo come il primo sequestro di "cocaina rosa" in Sardegna.
Ora il giovane si trova nel carcere di Uta. Un episodio che fa riflettere sulla facilità con cui nuove droghe si infiltrano nella nostra realtà, viaggiando dalla movida spagnola alle strade del capoluogo sardo. Ma come spesso accade, la cronaca racconta solo l’ultimo capitolo di una storia che, dietro le quinte, è cominciata da tempo.
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