Alghero: Riqualificazione della scuola "Grazia Deledda" - Anni di disagi per i condomini di Via Tarragona

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  I lavori di riqualificazione della scuola media n°1 "Grazia Deledda" di Via Tarragona ad Alghero sono un cantiere che sembra non avere mai fine. I condomini di Via Tarragona n° 20, confinanti con l'istituto scolastico, sono ormai stremati da anni di disguidi e disagi. 

  Dal 24 ottobre 2006, con l'avvio del primo lotto dei lavori per la demolizione e ricostruzione dell'ala sud dell'edificio, i residenti hanno dovuto convivere con forti scosse, rumori incessanti e danni alle pareti dei loro appartamenti. Terminato il primo lotto con la sola realizzazione del piano terra dello stabile, la quiete era destinata a durare poco. Nel febbraio del 2020 è ripreso il cantiere, questa volta per sopraelevare ulteriormente la struttura e ricreare il volume demolito in precedenza. Ma invece di dare continuità al progetto originario, il tutto è stato stravolto: varianti improvvisate, demolizioni non previste di solai interni ed esterni, aumento della volumetria. E come se non bastasse, pochi anni prima, nell’ambito di un intervento di riqualificazione, erano stati sostituiti infissi e tapparelle – intervento rivelatosi inutile, visto che il lato nord dell’edificio è stato demolito di lì a poco.

  Il 12 settembre 2024, l’istituto ha riaperto la sua ala sud, ma per i condomini la battaglia quotidiana è tutt'altro che finita. Le demolizioni della parte restante della scuola hanno portato con sé una nuova ondata di disagi: polveri che costringono i residenti a rimanere chiusi in casa, transenne che bloccano l’accesso alla carreggiata e impediscono l’uso dei parcheggi condominiali. In una zona già carente di spazi per le auto, il caos regna sovrano, soprattutto negli orari di ingresso e uscita dalla scuola. I condomini, esausti, chiedono rispetto e maggiore controllo dello spazio pubblico. Ma intanto, il cantiere prosegue, senza una fine in vista. Quantificare gli anni di disagi ormai sembra un’operazione vana: l’unica certezza è che i residenti continuano a subire in silenzio, mentre si chiedono per quanto tempo ancora dovranno sopportare questa situazione.

 

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