Luca Wang, L’ex titolare del Sushi Niwai, è stato condannato a sei anni di reclusione per stupro. L’uomo, 33 anni, era stato accusato da una ragazza di 26 anni, di averla violentata all’interno del ristorante. I fatti risalgono a quattro anni fa.
La Prima sezione penale del Tribunale, presieduta dalla giudice Lucia Perra, ha inflitto una pena più pesante di quella (5 anni) richiesta dal pubblico ministero Andrea Massidda.
Stando al racconto della ventiseienne, l’imprenditore circa quattro anni fa l’avrebbe prima baciata in ascensore, per poi condurla all’interno del ristorante: qui, sempre stando alla denuncia, l’avrebbe spogliata e avrebbe abusato di lei, nonostante la giovane si divincolasse cercando di respingerlo.
Alla polizia la 26enne aveva raccontato anche di aver cercato di respingerlo provando a colpirlo con un piatto. Luca Wang si è sempre difeso negando ogni addebito, raccontando ai giudici che non c’è stata nessuna violenza.
Wang, difeso dall’avvocato Stefano Marcialis, aveva sempre negato la violenza. “Quel giorno erano entrambi sotto l’effetto di sostanze alcoliche. C’è stato un grosso equivoco, la ragazza non si è opposta al rapporto o a quello che c’è stato. Si conoscevano da qualche tempo, si sentivano online. C’è un video di una telecamera interna all’ascensore del Bastione dove si vedono i due, tranquilli, che hanno avuto delle effusioni, e tutto mi pare tranne che ci sia stato un respingimento del mio assistito.
“Non c’è stata nessuna violenza o forzatura, Luca Wang, 33 anni, e la ragazza si erano già parlati, per mesi, sui social, attraverso Facebook. Era la prima volta che uscivano insieme, non c’è stato nessun rapporto completo e, dopo, lei se n’è andata e non è fuggita. C’è una bella differenza”.
Quasi certo il ricorso in appello.
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