Un attentato incendiario ha colpito il sito del parco eolico Vestas di Villacidro durante la notte, segnando un ulteriore passo nella crescente opposizione contro i progetti di energia rinnovabile in Sardegna. I responsabili hanno utilizzato bottiglie di plastica piene di liquido infiammabile per incendiare i teli di protezione delle radici di tre pale eoliche, ancora a terra in attesa di installazione. Le fiamme hanno distrutto i teli e danneggiato parzialmente le pale, in un'azione che dimostra la determinazione crescente di chi si oppone a questi impianti.
Questo attacco non è un episodio isolato. Pochi giorni fa, un'altra azione di sabotaggio ha avuto luogo nel Nuorese, dove ignoti hanno svitato i bulloni di un generatore eolico lungo la strada provinciale tra Mamoiada e Gavoi, mettendo in pericolo la stabilità della struttura. Tali atti riflettono un’escalation della protesta contro l’energia eolica, alimentata dalla rabbia verso quelli che vengono visti come progetti di speculazione energetica a danno del territorio.
In Sardegna, la tensione sta montando. Comitati locali e gruppi ambientalisti hanno espresso la loro opposizione sempre più radicale contro l'espansione dell’energia eolica, accusando le istituzioni e le aziende di ignorare le peculiarità del territorio e di sfruttare le risorse locali senza adeguate compensazioni. Questa opposizione, che si sta manifestando con azioni concrete, è il segno di un malcontento che difficilmente potrà essere ignorato ancora a lungo.
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