AVS sul Marino di Alghero: Bene il ritorno all'ASL, ma Forza Italia si decida

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  Ci sono momenti in cui la politica ha il dovere di mantenere una linea ferma e coerente, specialmente quando in gioco c’è la salute dei cittadini. Ma cosa succede quando la coerenza si smarrisce lungo il percorso? Prendiamo il caso dell'ospedale Marino di Alghero, un tema che ha visto un brusco cambiamento di rotta da parte di Forza Italia, lasciando perplessi non solo i cittadini, ma anche i loro colleghi di maggioranza. Agosto 2022: il consigliere regionale di Forza Italia, Marco Tedde, si dichiarava favorevole alla retrocessione del Marino dall’Azienda Ospedaliera Universitaria all’Azienda Sanitaria Locale, ritenendo questa decisione in linea con le esigenze sanitarie del territorio. Era un momento in cui la maggioranza di centrodestra esibiva orgogliosamente il suo "grande senso di responsabilità". 

  Agosto 2024: la musica è cambiata. Oggi, Forza Italia si oppone con forza alla riforma della sanità regionale, denunciando che essa avrebbe il solo scopo di destrutturare il sistema sanitario sardo, inclusa la retrocessione dell’ospedale Marino alla ASL. È un cambio di passo che lascia perplessi non solo gli osservatori esterni, ma anche gli alleati di governo, come sottolineato nel recente comunicato di Alleanza Verdi e Sinistra di Alghero. "Non possiamo che essere al fianco della comunità algherese in questa battaglia per la sanità pubblica", afferma AVS. "Chiediamo a Forza Italia di fare lo stesso senza dire tutto e il contrario di tutto". 

  Le parole del sindaco Cacciotto, che invita i forzisti algheresi a un confronto serio e costruttivo, suonano quasi come un appello alla ragionevolezza, in un clima dove il senso di responsabilità sembra essersi smarrito. Nel disegno di legge di modifica del sistema sanitario regionale, è prevista una gestione locale degli ospedali attraverso l’ASL, mantenendo però le attività formative in collaborazione con l'Università. È una scelta che Alleanza Verdi e Sinistra non solo approva, ma sostiene con convinzione: "La gestione dei presidi sanitari deve rimanere al territorio, senza però rinunciare all’apporto formativo dell’Università", dichiarano, ringraziando pubblicamente la Regione Sardegna e tutte le forze politiche di maggioranza che hanno lavorato per questo obiettivo. 

  Il messaggio di AVS è chiaro: non si può cambiare idea a seconda del vento che soffia nelle stanze del potere. La sanità pubblica non può diventare terreno di battaglia politica, ma deve essere gestita con una visione comune, per il bene di tutti i cittadini. Ecco perché il ritorno all’ASL, con un’unica cabina di regia per gli ospedali algheresi, è una scelta che va difesa con coerenza e determinazione. E se Forza Italia si trovasse in difficoltà nel mantenere una linea coerente, forse un po’ meno di retorica e un po’ più di sostanza potrebbero aiutarli a ritrovare la strada. Perché alla fine, ciò che conta non sono le parole, ma i fatti. E i fatti, nella sanità pubblica, parlano chiaro: c’è bisogno di scelte chiare e di una politica che sappia mantenere le promesse, senza oscillare tra il dire e il non dire.