Pecorino Romano DOP: Produzione in crescita e occhi puntati sulle elezioni americane

Tore Piana
  La campagna 2023/2024 del Pecorino Romano DOP si avvia verso una conclusione storica, con una produzione che potrebbe raggiungere, per la prima volta, i 391 mila quintali. Questo aumento, pari al 10% rispetto alla scorsa annata, riflette una maggiore produzione di latte ovino, che ha superato i 293 milioni di litri, rispetto ai 266 milioni dell'anno precedente. Nonostante questo incremento, la resa per chilogrammo di formaggio prodotto è leggermente diminuita, richiedendo più latte per ogni chilo di Pecorino Romano. L'aspetto positivo è che il mercato sembra in grado di assorbire questa maggiore offerta. Le vendite sono in crescita grazie a un aumento delle esportazioni, mentre il mercato interno si mantiene stabile. Il prezzo per il Pecorino Romano DOP con una stagionatura di otto mesi resta stabile a 12,30 euro al chilogrammo, un dato che garantisce un prezzo del latte al pastore di circa 1,70 euro al litro nel sistema cooperativo, con valori leggermente inferiori nel settore industriale.

  Tuttavia, il settore ovicaprino sardo non è esente da preoccupazioni. La siccità, i ritardi nei pagamenti della PAC e del CSR, l’emergere di nuovi focolai di Bluetongue e le problematiche legate al portale Classy Farm rappresentano sfide significative. In questo contesto, il Centro Studi Agricoli, attraverso il suo presidente Tore Piana, ha lanciato un appello all'Assessore Regionale all'Agricoltura affinché venga istituito un tavolo regionale dedicato alla valorizzazione del latte ovino e caprino. Questo tavolo dovrebbe essere convocato nei momenti di relativa stabilità per affrontare le criticità strutturali del settore, valorizzare le produzioni di Pecorino Romano, Fiore Sardo e Pecorino Sardo, e analizzare attentamente la situazione delle produzioni e del prezzo del latte. Un ulteriore fattore di incertezza per il comparto è rappresentato dalle prossime elezioni americane di novembre. L'esito potrebbe influenzare direttamente le esportazioni di Pecorino Romano verso gli Stati Uniti, il principale mercato estero, a causa del rischio di nuovi dazi. Una situazione che richiede la massima attenzione da parte degli operatori e delle istituzioni per evitare un impatto negativo su un settore già provato da diverse difficoltà.