Alghero, 16 agosto – Siamo alle solite. Le strade di Alghero all’indomani di Ferragosto si popolano di immagini che girano sui social, amplificate a dovere, di sacchi di immondizia lasciati qua e là sui marciapiedi. E come ogni anno, c’è chi grida al disastro, invocando il ritorno della civiltà perduta.
In realtà, basterebbe un po’ di buon senso e una lettura meno superficiale della situazione per comprendere che dietro a quei sacchi, ammassati quasi come soldati in trincea, c’è una macchina amministrativa che sta cercando di barcamenarsi tra ferie, emergenze e la tipica “tregua estiva” di cui beneficiano anche gli operatori ecologici.
Dopotutto, è noto che l’assessorato all’ambiente, guidato da Raniero Selva, e quello delle manutenzioni, sotto la supervisione di Francesco Mariano, non dormano certo sugli allori.
Tuttavia, non si può ignorare il malcontento crescente tra gli operatori ecologici, che potrebbero presto entrare in sciopero a causa delle difficili condizioni di lavoro, tra cui la gestione di ecobox fatiscenti e la carenza di strumenti adeguati.
Questa situazione potrebbe aggravare ulteriormente la gestione dei rifiuti nei prossimi giorni, portando a un potenziale caos se non si troveranno rapidamente soluzioni.
Certo, fa effetto vedere quelle buste colorate che sembrano voler sfidare la legge di gravità e della buona educazione civica, ma fa ancora più effetto pensare che ogni anno, puntualmente, lo spettacolo si ripeta con la medesima colonna sonora di polemiche, accuse e controaccuse.
E qui sta il punto: se da un lato è comprensibile l’irritazione dei cittadini che devono fare lo slalom tra i rifiuti, dall’altro non si può ignorare che la gestione dei servizi pubblici non è esattamente un compito da poco, soprattutto in un periodo in cui tutti, o quasi, sono in ferie.
Qualcuno sui social ha già iniziato a parlare di emergenza, di degrado, di vergogna. Ma prima di scatenare la solita shitstorm su Facebook, forse sarebbe il caso di fermarsi un attimo e riflettere: non sarà che, come ogni Ferragosto, un po’ di tolleranza in più farebbe bene a tutti? Le buste, si sa, verranno raccolte.
E la città tornerà a splendere, almeno fino alla prossima polemica.
In fondo, non ci vuole un miracolo. Serve solo una soluzione rapida e concreta ai problemi che gli operatori ecologici stanno affrontando, per evitare che la situazione degeneri ulteriormente.